Formazione: taglio secco del 20 per cento del finanziamento della terza annualità

LA PROPOSTA DEL GOVERNO VA NELLA DIREZIONE DELLA RIDUZIONE DELLA SPESA NEL SETTORE. SI PROFILANO ULTERIORI ECCEDENZE DI PERSONALE. LE PROPOSTE DI GIOVANNI MIGLIORE DELLA CISL

Tagli e solo tagli nel settore della Formazione professionale. Il finanziamento annuale passa da 285 a 97 milioni di euro con un ulteriore taglio del 20 per cento. Previsione di altre centinaia di esuberi?

Questa è la proposta del Governo regionale per finanziare l’annualità formativa per il periodo 2014/2015 comunicata ai sindacati ed alle associazioni degli enti formativi presenti all’incontro protrattosi fino a tarda sera. Sintesi che appare in perfetta linea con lo sconquasso del settore. Un proposito che rischia di alimentare ulteriormente la ‘macelleria sociale’.

Il parametro scende da 129 euro/ora corso a 117 al quale l’esecutivo del presidente Rosario Crocetta vorrebbe aggiungere un taglio alle ore finanziate del 10 per cento. Mentre il finanziamento della voce gestione per gli enti scenderebbe dal 20 al 10 per cento.

La previsione finanziaria appare complicata e per molti enti sarà davvero dura garantire l’avvio delle attività.

Il Governo ha fatto sapere alle parti sociali che la disponibilità è solamente di 97 milioni di euro. A questa somma, che ovviamente è pienamente insufficiente, si dovrebbero aggiungere 43 milioni di euro da gestire col sistema del voucher. Mentre altri 44 milioni di euro sarebbero pronti per incentivare l’esodo del personale.

Sui tempi di avvio delle attività, aspetto di rilievo visti i ritardi degli anni precedenti, il Governo dovrebbe emanare entro l’8 giugno prossimo la direttiva per la presentazione dei progetti. Intanto, entro cinque giorni gli enti dovranno presentare in assessorato l’elenco del personale da impegnare nei percorsi formativi e indicare il costo annuo sino a concorrenza del parametro. Riuscirà questa volta a rispettare le scadenze?

La dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale del dipartimento Formazione professionale, ha riferito, alle parti sociali presenti, che l’acconto erogato a valere sulla voce personale sarà pari all’ottanta per cento. Visti i chiari di luna è difficile credere ad una così massiccia anticipazione per il personale.

I dubbi restano. Non si comprende, per esempio, come dovrebbe essere rendicontato il voucher a costo reale. L’utilizzo di tale strumento comporta l’emissione della relativa fattura al raggiungimento dell’obiettivo formativo. E poi, gli enti siamo sicuri che riusciranno a far quadrare i conti con questi tagli? Vero è che c’è sempre il Ciapi pronto ad ‘afferrare’ quote di ore formative e quindi di finanziamento. Se questo è l’intento del Governo regionale, trasferire l’intero monte ore finanziato in Sicilia all’ente di formazione di proprietà della Regione siciliana, non è forse più semplice annunciarlo e provvedervi di conseguenza? È comunque curioso constatare come una ventina di dipendenti del Ciapi siano nelle condizioni di gestire migliaia di dipendenti e centinaia di milioni di euro. A volte i miracoli possono accadere!

Abbiamo raccolto la dichiarazione di Giovanni Migliore, responsabile regionale della Cisl Scuola per il settore della Formazione professionale.

“Abbiamo chiesto al Governo ed all’amministrazione – dice Migliore – che si chiuda in tempi brevissimi il nuovo piano per evitare le code avute in sede di avvio dello scorso anno formativo”.

“Cogliamo positivamente il fatto che si va senza soluzione di continuità – sottolinea l’esponente sindacale cislino – ma abbiamo chiesto uno sforzo particolare finalizzato a conoscere il numero certo del personale in forza presso gli enti formativi in modo da garantire tutti gli operatori all’interno del settore”.

“Come Cisl abbiamo avanzato una proposta volta ad innovare il settore attraverso l’introduzione di una forma di garanzia per anticipazione bancaria da parte degli enti – chiarisce Migliore – che scongiuri i ritardi nel pagamento delle retribuzioni e la regolarità contributiva, prevedendo la possibilità che il costo bancario possa essere rendicontato. Così come abbiamo proposto l’eliminazione della fideiussione limitatamente alla voce personale”.

“Inoltre abbiamo evidenziato e chiesto la copertura dei duemila e 20 lavoratori, risultati idonei nella graduatoria del progetto Prometeo – riferisce Migliore – e certezze per la loro continuità anche dopo i sette mesi. Occorrono quindici milioni per garantire l’intera platea degli idonei – conclude – e circa cinquanta milioni per arrivare fino a fine giugno 2015, al fine di allineare gli operatori di Prometeo agli altri e nel frattempo ci auguriamo di potere concertare e vedere alla luce la riforma dell’intero settore”.

Giuseppe Messina

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