Formazione, prosegue la protesta dei lavoratori

Prosegue la protesta dei lavoratori della formazione professionale. L’audizione di ieri in Commissione Cultura e Lavoro, all’Assemblea regionale siciliana è stata l’ennesima rappresentazione della sterilità dell’azione del Governo regionale in questo settore.

Un clima rovente, quello che si respira nel mondo della formazione professionale siciliana. Un’atmosfera ‘elettrica’ mitigata dalla pronta risposta di Flc Cgil, Cisl scuola e Uil scuola che, sposando in toto il disagio dei dipendenti degli Enti
formativi, manifestano oggi innanzi tutte le nove Prefetture dell’Isola per esercitate quella pressione democratica volta a sbloccare i pagamenti delle retribuzioni.

Il settore è in ginocchio, senza una guida politica e con un ritardo nell’emissione dei mandati di pagamento che sfiora in alcuni casi 19 mensilità. Dice Giuseppe Raimondi (nella foto, a destra), responsabile regionale del comparto per la Uil scuola: “Lo stallo potrebbe indurre qualcuno a compiere gesti inconsulti”.

Rinnoviamo l’appello al Governo regionale affinché acceleri le procedure di erogazione degli acconti sulle tre filiere: Interventi formativi, Servizi formativi e Obbligo scolastico. L’esasperazione non può costituire una costante, ma va mitigata da concreti atti amministrativi. I disagi vanno stemperati e debellati sul nascere.

Anche lo Snals Confsal ieri, in occasione dell’audizione in Commissione Cultura e Lavoro all’Ars, ha sollecitato, attraverso il coordinatore regionale, Giuseppe Milazzo (nella foto, sotto a destra), lo sblocco dei pagamenti. La stessa Cgil, con Giusto Scozzaro, segretario regionale della Flc Cgil (nella foto a sinistra), ha rimarcato la necessità di procedere al pagamento immediato delle spettanze,
sollecitando con vigore l’assessore regionle, Nelli Scilabra.

L’intervento di Filippo Panarello, parlamentare del Pd, ha stemperato gli animi, sottolineando che i ritardi e le storture non appartengono solamente ai sei mesi del Governo di Rosario Crocetta, ma coinvolgono nella responsabilità anche il precedente governo di Raffaele Lombardo.

Diversi parlamentari, e precisamente Margherita La Rocca Ruvolo dell’Udc, Pippo Gianni del Gruppo misto, Giovanni Greco del Partito dei Siciliani Mpa, Mariella Maggio del Pd, Marcello Greco dei Democratici riformisti per la Sicilia e presidente della stessa Commissione hanno incalzato l’assessore Scilabra su alcune criticità come i ritardi nei pagamenti, l’aggiornamento dell’Albo dei lavoratori e la riforma delle procedure di accreditamento degli Enti.

A vario titolo i citati parlamentari hanno precisato all’assessore che il ruolo della Commissione Cultura e Lavoro non è marginale, ma semmai di controllo sull’azione del Governo regionale sulle materie di competenza e che la presenza di rappresentanti dell’esecutivo è obbligatoria e non frutto di chissà quale cortesia.

L’assessore regionale al Lavoro, Ester Bonafede, convocata per i problemi legati agli Sportelli multifunzionali, ha disertato l riunione. Facendo sapere di non avere competenza in materia.

Il Governo, insomma, dà la sensazione di voler sfuggire al confronto sia con le parti sociali, sia con il Parlamento dell’Isola. Dal canto loro le associazioni degli Enti, Forma Sicilia e Cenfop, hanno confermato, durante la citata audizione, quanto già anticipato a mezzo lettera, la massima disponibilità al dialogo con l’amministrazione regionale purché in un tavolo composto solamente da parti sociali firmatarie del contratto collettivo di lavoro della categoria.

Sempre da quanto riferitoci, pare che l’assessore Scilabra, incalzata un po’ da tutti, abbia abbandonato i lavori della Commissione. L’assessore, a onor del vero, ha dichiarato, prima di allontanarsi, di essersi ritrovato un assessorato devastato e che sta facendo di tutto per risolvere le emergenze.

 


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