Formazione, la UE contesta alla Regione 300 milioni di euro spesi per i Cantieri scuola?

L’indiscrezione circola da qualche giorno. E, precisamente, da quando i tecnici dell’Unione Europa hanno avviato un ispezione negli uffici del dipartimento regionale dell’Istruzione ed della Formazione professionale. Parliamo, ovviamente, del Fondo sociale europeo (Fse). Sono i soldi – tanti soldi – che Bruxelles ha stanziato per la formazione professionale in Sicilia con la Programmazione 2007-2013. Quasi 2 miliardi di euro.

Soldi che, in Sicilia, vengono utilizzati non per inserire giovani – ma anche i meno giovani – nel vero mondo del lavoro, cioè nelle imprese produttive. Ma per ‘inserire’ i giovani – e anche i meno giovani – nelle segreterie dei Partiti. Non è un caso, insomma, se l’80 per cento e forse più dei corsi di formazione professionale, nella nostra Isola, è gestito da società per azioni che fanno capo a Partiti politici e sindacati (o a strutture che con i soldi della formazione fanno altre cose). Clientelismo allo stato puro. 

In questa fase, però – stando a indiscrezioni – i tecnici dell’Unione Europea contesterebbero alla Regione siciliana non gli incredibili sperperi delle società per azioni gestite da politici e sindacalisti (per quelli c’è ancora tempo e ci sarà da divertirsi…), ma i fondi impiegati nei cosiddetti ‘Cantieri scuola’. Si tratterebbe di circa 300 milioni di euro di fondi europei, a valere sull’Fse, che sarebbero stati utilizzati da alcuni Comuni dell’Isola per l’avvio dei ‘Cantieri scuola’.

I ‘Cantieri scuola’, di fatto, sono ammortizzatori sociali che con la scuola e con la formazione professionale non hanno alcun legame. Si tratta, per lo più, di opere pubbliche. Allo stato attuale dei fatti non abbiamo capito se con questi 300 milioni di euro la Regione ha co-finanziato i ‘Cantieri scuola’ o se, invece, li ha finanziati in toto.

Ieri abbiamo raccolto, al volo, una dichiarazione del dirigente generale del dipartimento regionale della Programmazione, Felice Bonnano: “Confermo l’audit negli uffici del dipartimento regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale. E confermo che con le risorse del Fondo sociale europeo si possono finanziare i Cantieri scuola”.

A noi la tesi che con le risorse del Fondo sociale europeo si possano finanziare i ‘Cantieri scuola’, con tutto il rispetto per il dottore Bonanno, non ci convince affatto. Tesi che non convince nemmeno un docente universitario, che preferisce non comparire, che ci conferma, invece, che i tecnici di Bruxelles non sarebbero affatto convinti di questa spesa effettuata dalla Regione. “Gli stanno contestando la spesa di 300 milioni di euro per i Cantieri scuola nei Comuni”, ci dice.

In realtà – a nostro modesto avviso – le risorse del Fondo sociale europeo dovrebbero essere utilizzate per formare personale in ragione delle esigenze delle imprese. La formazione professionale, in parole semplici, dovrebbe essere al servizio della collettività. Perché dovrebbero essere le imprese a creare posti di lavoro (veri). La formazione dovrebbe essere un mezzo per aprire le porte del mondo del lavoro ai giovani, ma anche a chi ha perso un lavoro e dovrebbe trovarne un altro.

Invece, in Sicilia, la formazione professionale è diventata un ‘fine’: serve solo alla politica per alimentare se stessa e le proprie clientele. Tant’è vero che la campagna elettorale che si è appena conclusa è stata caratterizzata da centinaia di assunzioni da parte delle società controllate da politici e sindacalisti. Il tutto sotto gli occhi ‘distratti’ di tante autorità.

Oggi, però, l’attenzione dei tecnici di Bruxelles sarebbe diretta ai ‘Cantieri scuola’. Vedremo come finirà.

 


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