«L’operazione sul personale alla Formazione professionale è di fatto un’autocritica da parte del Governo Crocetta che poco più di un anno fa ha svuotato arbitrariamente gli uffici senza preoccuparsi delle conseguenze. Ora si vuole fare l’operazione inversa, perché è un dato di fatto che questi uffici non sono nelle condizioni di funzionare, ma lo si vuole fare di nuovo arbitrariamente, al di fuori di criteri e regole prestabilite, e questo non è accettabile né, riteniamo, utile, è solo fuorviante».
E’ moto dura la presa di posizione della Cgil siciliana che, con Mimma Argurio e Michele Palazzotto, chiedono al Governo regionale di concludere entro la fine della settimana la trattativa aperta all’Aran (l’Agenzia per la rappresentanza negoziale nella pubblica amministrazione).
Il tema l’abbiamo affrontato stamattina: sono i trasferimenti del personale della Regione siciliana. Dipendenti che dovrebbero essere dirottati, d’imperio e senza una trattativa sindacale, negli uffici del dipartimento della Formazione professionale che un anno e mezzo fa, come ricorda la Cgil, sono stati svuotati dall stesso Governo regionale.
«Posto dunque che è responsabilità dell’attuale Governo il caos in cui versano gli uffici della Formazione – scrivono Argurio e Palazzotto – fa specie vedere come si cerchi di rimediare al male con gli stessi criteri con cui lo si è determinato, senza confronto, al di fuori di un quadro pattuito di regole».
«Sia chiaro – si legge sempre nella nota della Cgil -: il sindacato non vuole stoppare nulla, tantomeno i processi di miglioramento della macchina amministrativa, per cui da anni ci battiamo. In questo caso rileviamo che un accordo può essere raggiunto in pochi giorni. Non comprendiamo dunque perché si perda tempo, come fa l’assessore Mariella Lo Bello a cavalcare l’onda mediatica del decisionismo a tutti i costi, anziché più pragmaticamente andare al sodo e risolvere il problema».
Insomma, dicono i sindacalisti della Cgil, non solo il Governo di Rosario Crocetta, un ano fa, ha trasferito il personale che lavorava presso il dipartimento della Formazione, sguarnendo questi uffici. Ma adesso lo stesso Governo sta provando pure a delegittimare il sindacato, mettendo in atto altri trasferimenti in barba a quelli che dovrebbero essere i normali e corretti rapporti tra presidnete della Regione, assessore alla Formazione e organismi sindacali.
Argurio e Palazzotto aggiungono che «se la questione è minare il ruolo di rappresentanza del sindacato noi non ci stiamo, così come non ci stiamo a passare per quelli che non vogliono risolvere i problemi. Chiediamo solo equità e trasparenza. Né si può pensare di risolvere i guasti che si sono determinati spostando di nuovo senza regole le pedine sulla scacchiera».
«I dipendenti regionali – concludono i due sindacalisti della Cgil – non sono pedine, ma uomini e donne in carne e ossa con specificità e competenze di cui occorre tenere conto anche per il buon funzionamento dell’Amministrazione. Il Governo Crocetta la smetta con un atteggiamento che finora non ha portato a risultati e che ha avuto esiti negativi per la collettività e per i lavoratori».
Ricordiamo – come potete leggere in altra parte del giornale – che stamattina anche il coordinatore regionale dello Snals Confsal ha criticato il Governo e, in particolare, l’assessore Mariella Lo Bello per questa nuova sceneggiata sui trasferimenti del personale.
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