Formazione, il Governo comincia a pagare i lavoratori

DOPO LE PROTESTE DEI DIPENDENTI DELL’ANFE DI CATANIA L’ASSESSORE STA FINALMENTE APPLICANDO LA LEGGE, OVVERO IL DPR N. 207 DEL 2010. SODDISFATTO MILAZZO (SNALS CONFSAL)

Ci voleva la reazione dei lavoratori dell’Anfe di Catania per convincere l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale, Nelli Scilabra, ad applicare l’articolo 5 del decreto del presidente della Repubblica n.207 del 2010?

Sembra proprio di sì, vista l’accelerazione che il Governo regionale ha dato alla vicenda delle retribuzioni pregresse dei dipendenti dell’ente catanese finito sotto i riflettori della magistratura.

Ad esprimere moderata soddisfazione lo Snals Confsal.

“Sembra che finalmente si veda un po’ di luce in questo triste periodo per la formazione professionale siciliana – ha commentato il coordinatore regionale dello Snals Confsal, Giuseppe Milazzo – dopo la pubblicazione della direttiva dell’assessore Scilabra alla dirigente generale Corsello, sul trasferimento diretto degli stipendi ai lavoratori degli enti che hanno subito la revoca dell’accreditamento”.

La direttiva è infatti basata sul citato decreto che disciplina l’intervento sostitutivo della stazione appaltante nel caso di mancato pagamento degli oneri retributivi da parte della ditta aggiudicataria. Nello specifico del settore della formazione professionale siciliana, la direttiva sollecita “ad adottare le procedure più opportune per sbloccare i finanziamenti a valere sull’Avviso 20/2011 non ancora erogati agli enti gestori cui l’amministrazione ha revocato l’accreditamento e conferendo alle risorse da trasferire l’esclusivo vincolo di destinazione al pagamento delle spese per il personale dipendente”.

Nella nota sindacale, rivendicato il ruolo decisivo ai fini dell’affermazione del principio del pagamento diretto dei lavoratori da parte della Regione.

“Da tempo lo Snals Confsal si batte per questo che ad oggi sta per diventare un importante traguardo per i lavoratori della formazione – continua Milazzo – si spera che tale direttiva diventi presto esecutiva anche perché i lavoratori sono stanchi e stremati dall’attesa di ciò che spetta loro di diritto, secondo la legge e il contratto collettivo di lavoro (Ccnl)”.

Il sindacato pone l’accento sulla questione di carattere generale che riguarda la garanzia dei livelli occupazionali.

“Altro scoglio da superare, oltre a quello fondamentale degli stipendi arretrati che pare si stia risolvendo – ha precisato ancora Milazzo – è l’immediata ricollocazione dei lavoratori di quegli enti che hanno ricevuto la revoca”.

Secondo lo Snals Confsal, “i lavoratori non possono subire colpe che non gli appartengono e l’amministrazione regionale deve salvaguardare il loro posto di lavoro, deve assicurare la retribuzione mensile e trovare velocemente una soluzione per regolamentare il sistema formazione in maniera concreta e nel rispetto della legge e del CCNL”.

“Lo Snals Confsal – conclude Milazzo – auspica che il Governo regionale e gli organi di competenza traducano in maniera concreta l’attenzione verso le esigenze dei lavoratori, i quali continuano a mantenere lo stato di agitazione”.

 


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