Formazione: Governo avvia confronto per ricollocare 401 esuberi

I RITARDI DELL’ESECUTIVO NEL TROVARE UNA SOLUZIONE AL PERSONALE ECCEDENTARIO COMPLICA LA TRATTATIVA. LE POSIZIONI DI FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA E SNALS CONFSAL

Sono 401 i lavoratori in esubero per via del taglio pari al 10 per cento del finanziamento destinato dal Governo regionale alle attività formative per l’annualità 2013/2014. Il tavolo tematico dello scorso 25 ottobre ha affrontato il tema del ricollocamento degli esuberi. La cifra viene fuori dalla dichiarazione che ogni ente gestore aveva rilasciato in sede di progettazione esecutiva. Come ricollocare gli esuberi?

Intanto va subito detto che i continui ritardi del Governo regionale non fanno altro che produrre nuovi esuberi. È il dato che emerge dal confronto tra l’assessore regionale alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, e le parti sociali. Una dinamica che amplifica sempre più l’emergenza sociale nel settore.

All’esubero strutturale si aggiunge quello congiunturale legato alla scelta del Governo del presidente della Regione, Rosario Crocetta, di tagliare del 10 per cento i finanziamenti destinata all’erogazione dell’attività formativa per l’annualità 2013/2014.

Veniamo ai fatti. Il ritardo di cinque mesi nell’avvio te tavolo sugli esuberi ha determinato la conseguenza che gli enti hanno sostenuto cinque dodicesimi del costo personale in un contesto nel quale l’amministrazione regionale ha dichiarato la copertura finanziaria a partire dal 9 giugno scorso, senza soluzione di continuità, delle attività formative nel passaggio dal primo al secondo anno.

A questo punto il tavolo tematico sugli esuberi dovrà trattare ogni caso singolo per via del diverso atteggiamento avuto dagli enti nei cinque mesi considerati. Taluni enti hanno avviato le procedure di mobilità ed altri invece si sono limitati solamente a dichiarare l’esubero. Ed allora potrebbe avanzarsi l’ipotesi che, una volta emesso il decreto di finanziamento per ciascun ente, il personale in esubero potrebbe essere collocato in cassa integrazione per i mesi che vanno dal 9 giugno alla data della notifica del decreto.

Mentre per gli enti che saranno destinatari di finanziamento a valere sull’avviso per la Formazione continua e permanente non avendo esuberi dichiarati potrebbero aprirsi le porte all’assorbimento, attraverso lo scorrimento dell’Albo, di parte del personale eccedentario. Tutte ipotesi discusse e che potrebbero essere inserite nel provvedimento dirigenziale che dovrebbe essere definito lunedì 28 ottobre prossimo.

Dalla discussione è emerso anche che tra gli strumenti da mettere in campo per assorbire gli esuberi potrebbero tornare utili anche il contratto di solidarietà, oltre alla Cigd e al ricollocamento presso altri enti che dovessero avere spazi in pianta organica. Ed ancora, per gli enti che hanno avuto accesso, nei mesi scorsi, al contratto di solidarietà, il ritardo accumulato nella definizione della materia esuberi comporterà la necessità di una rinegoziazione dello stesso.

L’amministrazione regionale, nel corso della riunione ha fatto sapere che i decreti di finanziamento saranno emessi per ciascun ente formativo e non cumulativo. Si pone poi un problema. I singoli decreti dovranno passare al preventivo vaglio della Corte del Conti oppure sarà sufficiente il visto della ragioneria? Su questa partita la dottoressa Anna Rosa Corsello (nella foto a destra), dirigente generale del dipartimento Formazione professionale, si è riservata un approfondimento con gli uffici della magistratura contabile. Infine, è stato precisato che i decreti di finanziamento conterranno la clausola sia per coloro che avranno esuberi che per quelli che dovranno assumere personale da ricollocare.

Poi è stata chiarita la questione riguardante l’età di accesso per partecipare ai corsi di formazione professionale. L’amministrazione regionale, accogliendo in parte le sollecitazioni dei sindacati firmatari del contratto di categoria, ha dichiarato che per i corsi pluriennali dell’ambito Forgio verrà mantenuta l’età, trattandosi di corsi già avviati l’anno scorso. Mentre per i percorsi formativi annuali l’età per l’accesso resta ferna tra i 18 ed i 35 anni non compiuti.

Per l’ambito formativo Fas sarà prevista la deroga alla fascia di età citata (18/35 non compiuti) per il 50 per cento degli iscritti in ciascun corso indirizzato solamente ai detenuti, ex detenuti ed ex tossicodipendenti e la deroga sarà fino al quarantacinquesimo anno di età. È esclusa dalla deroga la formazione continua e permanente.

Di seguito riportiamo la posizione di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, organizzazioni sindacali firmatarie del Contratto collettivo di lavoro della categoria.

“La soluzione sugli esuberi passa dall’articolazione di un nuovo atto normativo che stabilisca le procedure di reclutamento in maniera concertativa o amministrativa – ha dichiarato Giovanni Lo Cicero (nella foto a sinistra), responsabile Flc Cgil settore Formazione professionale – con un regolamento attuativo, strutturato su graduatorie provinciali da cui attingere il personale, da sottoporre al vaglio della giunta regionale che . Oggi non c’è un regolamento a tutela dell’articolo 132 della legge regionale n.4 del 16 aprile 2003 – ha aggiunto – così come codificato dalla legge regionale n.10 del 7 giugno 2011”. Diverse le perplessità del sindacato sull’approccio complessivo alla gestione degli esuberi da parte del Governo regionale. “Vi è una sopravvalutazione dell’agenzia pubblica Ciapi – ha precisato Lo Cicero – iniziativa, seppur lodevole, che non ha gli strumenti per assumere a tempo indeterminato in quanto sottoposta ai vincoli fissati dal Decreto legislativo 30 marzo 2001 n.165 in materia di deroga temporanea per cause straordinarie, diversamente incorrerebbe nella violazione del limite all’assunzione a tempo indeterminato fissato dal patto di stabilità.

Perplessità, quelle del sindacato su diversi temi che si estendono, per esempio, all’utilizzo delle risorse comunitarie che mal si conciliano con la garanzia delle tutele in capo ai lavoratori del settore che non possono continuare ad essere penalizzati , anche nei casi di enti revocati il personale va garantito.

“Siamo pronti al confronto – ha concluso Lo Cicero – per regolamentare la copertura del servizio e le tutele occupazionali”.

“Abbiamo la necessità che Governo e amministrazione regionale rispettino l’accordo del 7 giugno scorso – ha detto Giovanni Migliore (nella foto a destra), Responsabile regionale Cisl Scuola settore Formazione professionale – non lasciando una sola unità di personale fuori dal Piano formativo. Pertanto gli esuberi vengano ricollocati nel più breve tempo possibile – ha aggiunto – ovunque vi siano spazi, anche scrivendo una circolare esplicativa sul collocamento del personale e vigilando sugli enti per evitare nuove assunzioni”.

Per la Cisl Scuola i presupposti indifferibili per aprire il confronto serio e concreto sulla riforma del settore sono il ricollocamento degli esuberi, la soluzione che dovrà venire fuori dal tavolo tematico di lunedì prossimo sui prepensionamenti e dal collocamento presso il Ciapi di tutti quei lavoratori a vario titolo oggi senza lavoro.

“Adottato questo contenitore di misure – ha riferito Migliore – la Cisl Scuola collaborerà alla riforma del settore che tuteli il personale sganciandolo dalla gestione degli enti formativi, unico modo per dare risposte positive ai siciliani ed ai lavoratori”.

“Serve un confronto leale e aperto con Governo e amministrazione regionale – ha comunicato Giuseppe Raimondi, responsabile regionale Uil Scuola settore Formazione professionale – la riforma non è più rinviabile, la magistratura ha svolto in maniera encomiabile il proprio compito ma riscrivere le regole è compito della politica insieme alle parti sociali. Vogliamo discutere su una proposta, su un testo articolato – ha proseguito – capire su quale offerta formativa le famiglie siciliane potranno contare, le fonti di finanziamento delle attività, chi e come sarà rilevato il fabbisogno formativo e che attenzione sarà posta sul futuro del personale. Che sistema si prefigura? Tutto pubblico? Tutto privato o misto? Il riordino dovrà passare da un’agenzia unica o ci saranno più poli? Tutti interrogativi – ha precisato – che ritengo legittimi”

Secondo l’Uil Scuola, “la circolare n.10/94 è vuota di contenuto se non è attualizzata e agganciata alla legge regionale n.10 del 7 giugno 2011. Inoltre, non è stata recepita in maniera uniforme in tutti i Servizi Centri per l’impiego della Sicilia. E’ necessario rinegoziare il contenuto della circolare e le procedure per il reclutamento del personale. La citata circolare è stata utilissima in passato perché, di fatto, ha attuato il precetto normativo della legge regionale n.25 del 1 settembre 1993, ha garantito i lavoratori con contratto a tempo determinato, consentendo di regolare sul piano amministrativo i periodi di trasferimento di corsi e personale, dagli enti esclusi dai piani annuali, ai nuovi enti. Oggi il quadro normativo è cambiato e quindi urge contestualizzarla. Ad esempio, considerato che dal primo gennaio 2012, tutti i trattamenti pensionistici saranno calcolati con il metodo contributivo ed anche un solo giorno potrà influire sull’anzianità contributiva utile per andare in pensione. Non è quindi utile,anzi sarebbe dannoso, qualora si rendesse necessario sospendere il rapporto di lavoro, ricorrere alla sola circolare n.10/94. Dopo la modifica dell’art. 132 della l.r. 4 del 16 aprile 2003 ovvero del Fondo di Garanzia regionale, è stato sicuramente più utile il ricorso alla Cassa integrazione guadagni in deroga, almeno i lavoratori hanno potuto avere copertura contributiva.”

“Parlare di esuberi significa affrontare il tema dei diversi atteggiamenti adottati dagli enti – ha affermato Giuseppe Milazzo, responsabile regionale dello Snals Confsal settore Formazione professionale – alcuni dei quali hanno sospeso i propri lavoratori, nonostante l’amministrazione regionale avesse dichiarato il 9 giugno 2013 la data di inizio dell’attività del Piano giovani e l’8 giugno del 2014 il termine di fine corsualità, senza alcuna comunicazione della sospensione agli uffici dell’assessorato regionale al ramo”.

La posizione del sindacato sugli esuberi è chiara. In una nota di qualche giorno fa Milazzo ha scritto al presidente Crocetta, all’assessore Scilabra ed alla dottoressa Corsello per verificare la condotta di alcuni Enti di formazione che, in alcuni casi hanno già posto in mobilità i lavoratori a tempo indeterminato, già impegnati nell’attività precedente, ed in altri, a tutt’oggi, stanno richiedendo l’esame congiunto con le organizzazioni sindacali per l’applicazione della sospensione, sia ai sensi della Circolare 10/94 e sia, nei casi più gravi, di ricorso alla legge n.223 del 23 luglio 1991.

“Lo Snals Confsal ha chiesto alle istituzioni citate – ha ricordato Milazzo – di verificare se il finanziamento relativo alla riedizione 2013/2014, copra per intero i costi dell’annualità, oppure verranno decurtate proporzionalmente delle somme, per effetto della sospensione dei lavoratori e di intervenire per la tutela dei lavoratori, assunti entro il 31 dicembre 2008, che sono stati già sospesi o verso i quali si stanno avviando le procedura di sospensione, essendo l’attività 2013/2014 senza soluzione di continuità con l’annualità precedente”.

 

 


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