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L’intramontabile tema del ponte sullo Stretto di Messina ma anche il nodo dell’autostrada Palermo-Catania e il raddoppio ferroviario in una Sicilia immaginata come «base logistica importantissima». In mezzo l’analisi dell’incidenza delle nuove tecnologie nel mondo dei trasporti e della logistica e come si dovrebbe adattare a questo rinnovamento il mondo sindacale. Sono i temi affrontati […]

L’intramontabile tema del ponte sullo Stretto di Messina ma anche il nodo dell’autostrada Palermo-Catania e il raddoppio ferroviario in una Sicilia immaginata come «base logistica importantissima». In mezzo l’analisi dell’incidenza delle nuove tecnologie nel mondo dei trasporti e della logistica e come si dovrebbe adattare a questo rinnovamento il mondo sindacale. Sono i temi affrontati […]

L’intramontabile tema del ponte sullo Stretto di Messina ma anche il nodo dell’autostrada Palermo-Catania e il raddoppio ferroviario in una Sicilia immaginata come «base logistica importantissima». In mezzo l’analisi dell’incidenza delle nuove tecnologie nel mondo dei trasporti e della logistica e come si dovrebbe adattare a questo rinnovamento il mondo sindacale. Sono i temi affrontati […]

L’intramontabile tema del ponte sullo Stretto di Messina ma anche il nodo dell’autostrada Palermo-Catania e il raddoppio ferroviario in una Sicilia immaginata come «base logistica importantissima». In mezzo l’analisi dell’incidenza delle nuove tecnologie nel mondo dei trasporti e della logistica e come si dovrebbe adattare a questo rinnovamento il mondo sindacale. Sono i temi affrontati […]

L’intramontabile tema del ponte sullo Stretto di Messina ma anche il nodo dell’autostrada Palermo-Catania e il raddoppio ferroviario in una Sicilia immaginata come «base logistica importantissima». In mezzo l’analisi dell’incidenza delle nuove tecnologie nel mondo dei trasporti e della logistica e come si dovrebbe adattare a questo rinnovamento il mondo sindacale. Sono i temi affrontati […]

Giustizia per Emanuele Scieri

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo