Formazione, Crocetta: “Scardinato un sistema clientelare”

“La Formazione in questi anni ha funzionato come un sistema clientelare politico. Con questa riforma noi mandiamo un messaggio ai ragazzi: i giovani non devono fare i galoppini elettorali, ma devono sapere che per avere un lavoro devono studiare”.

A dirlo è stato il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, durante una conferenza stampa convocata a Palazzo d’Orleans, per presentare il ddl che riforma il sistema della Formazione professionale in Sicilia, insieme con l’assessore regionale al ramo, Nelli Scilabra. Il testo è stato presentato ieri in Giunta e nei prossimi giorni sarà oggetto di confronto con i sindacati e i gruppi parlamentari.

“C’è una svolta – ha esordito Crocetta – il testo è aperto a suggerimenti, ma scardina un sistema clientelare corrutivo ed inefficiente, un sistema clientelare improduttivo e inefficace”.

E che il settore abbia bisogno di una riorganizzazione, non c’è proprio nessun dubbio.  Non lo hanno mai avuto, ad esempio, i giudice della Corte dei Conti, che hanno definito la formazione professionale “uno dei buchi neri dell’amministrazione regionale siciliana”.

“Lunedi’ trasmetteremo a tutti il testo – ha spiegato Crocetta – in modo che possano conoscerne il contenuto prima degli incontri che faremo e che sono gia’ stati calendarizzati”. Il 25 giugno e’ in programma quello con i sindacati, venerdi’ quello con i capigruppo dell’Ars.

“La prima grande novita’ del ddl – ha aggiunto il governatore – e’ il piano formativo non legato alle ‘fantasie degli enti’ ma alla lista di fabbisogni del territorio e si articola attraverso una consultazione con le aziende, le camere di commercio, le universita’ e le scuole. Questa riforma si integra con quella del diritto allo studio che approveremo la prossima settimana in giunta”.

In conferenza stampa, l’assessore al ramo, Nelli Scilabra, ha spiegato che si tratta di una legge composta da 31 articoli e “ispirata ai sistemi piu’ virtuosi, come quelli di Bolzano, della Germania o della Puglia, con un decentramento delle competenze e cabine di gestione annuali basate sulle specifiche esigenze dei territori.

“La parte veramente innovativa e’ il decentramento, i progetti saranno rinnovati ogni anno e affidati a liberi consorzi, citta’ metropolitane e Camere di Commercio. Il meccanismo sara’ quello dei voucher, tranne che per alcuni settori specifici come quello delle carceri. Inoltre abbiamo disciplinato l’apprendistato. L’alta formazione e’ demandata interamente alle universita’, saranno inclusi anche disabili e immigrati.

“Altra novita’ e’ l’istituzione di un secondo albo – ha continuato l’assessore -. Il primo riguardera’ sempre i lavoratori fino al 2008, quello nuovo includera’ anche le scuole, e saranno coinvolte maggiormente anche le aziende”. Per essere ammessi a questo secondo albo si dovra’ superare una selezione per titoli e per esame.

Sui tempi di una ipotetica approvazione della riforma, nessuna certezza: “Il passato per noi si chiude con questa riforma. Entro il 30 giugno recepiremo le proposte e i suggerimenti che arriveranno da sindacati e gruppi parlamentari ed approveremo il testo che diventerà legge, mandandolo il giorno dopo all’Ars. I tempi dell’Aula? Mi affido alla provvidenza”.

Ovvio che, dal Governo Crocetta,  i sindacati si aspettano innanzitutto una soluzione ai problemi delle migliaia di operatori della formazione in attesa di stipendi e di risposte, e che ogni giorno esprimono la loro rabbia con manifestazioni o gesti estremi.


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