Forconi in Sicilia: è braccio di ferro tra il Movimento e il Governo Letta-Alfano-Bilderberg

DOPO AVERE INCASINATO LA SICILIA, I GOVERNANTI DELL’ISOLA SONO TERRORIZZATI. COME DICONO DALLE NOSTRE PARTI, SONO “CACATI MORTI”. COSI’, INSIEME CON DUE MINISTRI SICILIANI, STANNO CERCANDO DI BLOCCARE LA PROTESTA POPOLARE CON LE MINACCE DI MULTE E DI ARRESTI. LA VERITA’ E CHE SE CROCETTA AVESSE GOVERNATO BENE NON AVREBBERO QUESTA PAURA

I Forconi possono manifestare in tutta l’Italia, tranne che in Sicilia. Lo ha deciso il Governo Letta-Alfano-Bilderberg. Questo perché la scalcagnata Giunta regionale di Rosario Crocetta ne ha combinate troppe. Sta per licenziare – a partire dall’1 gennaio – migliaia di precari. Ha lasciato senza stipendio i dipendenti della formazione professionale. E’ riuscito a inimicarsi quasi tutti i dipendenti della stessa amministrazione regionale. Ha incasinato i Comuni e le Province e tutti gli enti e le società regionali provinciali e comunali. Ha lasciato nelle mani dei privati l’acqua. Ha detto che il Muos di Niscemi è “uno strumento di pace”. Per non parlare di quello che i suoi sodali stanno combinando con le discariche e i rifiuti. Se tutti questi scontenti decidessero di unirsi alla protesta dei Forconi…
Da qui gli interventi dei Ministri Angelino Alfano e Giampiero D’Alia. Che hanno intimato a Prefetti e Questori di bloccare tutto. Possono le minacce di multe salatissime e delle manette frenare una rivolta popolare? Il Governo regionale di incapaci e i suoi alleati Alfano e D’Alia ci sperano.

Lo scenario è un po’ paradossale: in tante Regioni italiane, da stasera, partono i blocchi. E in Sicilia – la terra dove sono nati i Forconi – la gente infuriata perché ridotta alla fame dall’Unione europea, dalla finanza ladra e mafiosa, dal Governo Monti e, adesso, dal Governo Letta-Alfano Bilderberg dovrebbe restare a casa…
A telefono, Mariano Ferro, leader dei Forconi, spiega la situazione che si è delineata in Sicilia: “Il Governo nazionale, attraverso i Prefetti e i Questori, ci ha fatto sapere che non vuole manifestazioni e blocchi. Dopo mesi che lavoriamo a questa manifestazione di protesta ci dovremmo fermare perché c’è un Governo regionale e due Ministri siciliani che hanno paura e minacciano multe e arresti. Stasera decideremo cosa fare”.
“Deve essere chiaro a tutti – aggiunge Ferro – che se decideremo di scendere in piazza dovremo restare tutti uniti per affrontare insieme gli ostacoli che eventualmente si frapporranno al libero dispiegarsi di una manifestazione democratica. Ma è chiaro che, se decideremo di scendere in piazza, dovremo essere tanti e determinati. E pronti a tutto. Dico solo che se la popolazione siciliana deciderà di scendere in piazza il Governo regionale e i due Ministri siciliani avranno poco da studiare”.


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