Entro la prossima settimana verrà allestito il ponteggio, poi serviranno cento giorni per completare gli interventi sul monumento conosciuto anche come Acqua o linzolu. «Questo importante recupero si deve a un accordo con l'Accademia di Belle Arti, che non riceverà alcun compenso», ha spiegato il sindaco
Fontana dell’Amenano, inizia intervento di restauro «Pronta a maggio». A lavoro gli studenti dell’Accademia
Sono iniziati i lavori di restauro alla fontana dell’Amenano in piazza Duomo, che saranno realizzati gratuitamente dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti guidati dagli insegnanti. «Entro maggio la fontana sarà restituita ai cittadini completamente restaurata», è la promessa che oggi ha fatto il sindaco di Catania Enzo Bianco.
La durata dei lavori è stimata infatti in cento giorni. «Abbiamo dovuto superare qualche difficoltà burocratica – ha ricordato l’assessore alla Cultura Orazio Licandro – ma adesso questo magnifico monumento potrà finalmente tornare agli antichi splendori: gli specialisti non solo restituiranno alla statua la mano distrutta dai vandali una ventina d’anni fa, ma rinnoveranno la fontana in tutte le sue parti».
L’amministrazione annuncia che l’intervento sarà a costo zero per le casse del Comune. Ad effettuare il restauro saranno gli studenti del corso di restauro dell’Accademia. «Si tratta di un progetto didattico di grande levatura che consentirà alla città di recuperare pienamente una fontana di notevole pregio artistico», ha spiegato il direttore Virgilio Piccari. Per prima cosa verrà allestito il ponteggio. «Entro l’inizio della prossima settimana sarà completato e messo in sicurezza per evitare l’accesso alle parti sommitali, e da quel momento occorreranno cento giorni lavorativi per portare a termine il restauro», precisa Piccari.
La fontana dell’Amenano è stata realizzata nel 1867 dallo scultore napoletano Tito Angelini. Conosciuta anche come Acqua o linzolu per la forma che assume l’acqua cadendo sul fiume sotterraneo – l’Amenano appunto – che scorre meno di due metri più sotto. E’ composta da una grande vasca a forma di conchiglia in marmo di Carrara, sulla quale è poggiata la statua, personificazione del fiume Amenano, in epoca pagana venerato a Catania come un dio, che sorregge una cornucopia. Ai lati della divinità, si trovano due tritoni, mentre la conchiglia poggia su un basamento che reca sulla parte anteriore lo stemma della città.
«Questo importante recupero – ha affermato Bianco – si deve a un accordo tra l’amministrazione comunale e l’Accademia di Belle Arti, che non riceverà alcun compenso. E voglio ringraziare questa istituzione che tanto si sta impegnando, anche con altri progetti, per far rifiorire Catania. Va sottolineato inoltre che, in questi mesi, i Catanesi e i turisti potranno seguire lo svolgimento dei lavori di restauro, che saranno effettuati all’aperto».