Fondi europei, a che punto è la Sicilia?

Siamo a poco meno di due anni dalla scadenza del Programma operativo 2007-2013 – Obiettivo convergenza, e non abbiamo notizia alcuna sul grado di convergenza cui siamo pervenuti dopo cinque anni di uso dei fondi per lo sviluppo regionale assegnatici dall’Unione europea. Esisterà un indicatore tendenziale del processo di convergenza? Se sì, vorremmo conoscerlo, se non c’è dovremmo darcelo, altrimenti si continuerà a procedere al buio.

In occasione del precedente ciclo di Agenda 2000-2006, allo scoccare del quarto anno vi fu l’accertamento da parte del valutatore indipendente circa l’andamento dell’uso delle risorse europee ed il responso allora fu che il livello d’impiego dei fondi strutturali era assolutamente insufficiente, fatta salva la programmazione nel campo dei beni culturali. Da lì nacque la corsa alla costituzione delle 34 società regionali che avevano il compito di utilizzare comunque i fondi europei: allora si inventarono le soluzioni più fantasiose, compresi i finanziamenti allo spettacolo di Fiorello “Volevo fare il ballerino” nonché lo spettacolo di Luca Barbareschi presentato a Taormina Arte.

Questa volta non c’è nulla. Ci sono sempre, è vero, le inutili società partecipate dalla Regione. E nient’altro. Né il governo regionale ha interesse a rendere noto il grado di avanzamento della spesa dei fondi europei dell’Obiettivo convergenza.

Ci sarebbe da sperare che un’associazione imprenditoriale, o addirittura il cartello delle associazioni d’impresa e i sindacati che alla manifestazione dello scorso mese hanno rivendicato sviluppo e crescita, indicessero un convegno nel corso del quale si potesse dibattere l’efficacia delle politiche di convergenza messe in campo dal governo della Regione siciliana. Proponendo, magari, soluzioni più celeri ed efficaci circa l’uso delle risorse in questione. O addirittura, valutare positivamente quanto fatto sin qui e quindi di proseguire nel percorso avviato.

Già, la valtazione positiva. Proviamo un po’ a sognare. Ecco il dirigente generale del dipartimento Programmazione della Regione siciliana, Felice Bonanno, che ci dice le seguenti cose: gli indicatori tendenziali del processo di convergenza sono ottimi, siamo in pieno sviluppo, il territorio è in stato di piena sicurezza, le reti per la viabilità sono scorrevolissime, i beni culturali ed il paesaggio curati al meglio, la governance e le capacità istituzionali funzionano perfettamente, lo sviluppo imprenditoriale e la crescita economica locale vanno a gonfie vele, la ricerca e l’innovazione sono fatte oggetto di segnalazione per il premio Nobel. In pratica, in ognuno dei sette assi d’intervento previsti nel piano predisposto per l’obiettivo convergenza le cose vanno benissimo ed i 77 capitoli di spesa previsti assolvono pienamente alla destinazione loro assegnata, come testimonia la recente decisione di impiegare i soldi del Fondo sociale europeo per la formazione professionale con l’ormai ‘mitico’ Avviso 20…

Basterebbe un’iniziativa del tipo appena sopra suggerito per dare una solenne smentita alle lamentele degli sfollati di Saponara, alle proteste delle puerpere delle isole Eolie e a quei rompipalle dei ‘Forconi’.

Speriamo che questa nostra sollecitazione venga raccolta da qualcuno dei protagonisti della vita politica ed economica della Sicilia e finalmente si abbia notizia del grado di spesa produttiva è stato raggiunto dei 6 miliardi 540 milioni destinati dall’Europa alla Sicilia nel 2007 per conseguire l’obiettivo convergenza entro il 2013.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Siamo a poco meno di due anni dalla scadenza del programma operativo 2007-2013 - obiettivo convergenza, e non abbiamo notizia alcuna sul grado di convergenza cui siamo pervenuti dopo cinque anni di uso dei fondi per lo sviluppo regionale assegnatici dall'unione europea. Esisterà un indicatore tendenziale del processo di convergenza? se sì, vorremmo conoscerlo, se non c’è dovremmo darcelo, altrimenti si continuerà a procedere al buio.

Siamo a poco meno di due anni dalla scadenza del programma operativo 2007-2013 - obiettivo convergenza, e non abbiamo notizia alcuna sul grado di convergenza cui siamo pervenuti dopo cinque anni di uso dei fondi per lo sviluppo regionale assegnatici dall'unione europea. Esisterà un indicatore tendenziale del processo di convergenza? se sì, vorremmo conoscerlo, se non c’è dovremmo darcelo, altrimenti si continuerà a procedere al buio.

Siamo a poco meno di due anni dalla scadenza del programma operativo 2007-2013 - obiettivo convergenza, e non abbiamo notizia alcuna sul grado di convergenza cui siamo pervenuti dopo cinque anni di uso dei fondi per lo sviluppo regionale assegnatici dall'unione europea. Esisterà un indicatore tendenziale del processo di convergenza? se sì, vorremmo conoscerlo, se non c’è dovremmo darcelo, altrimenti si continuerà a procedere al buio.

Siamo a poco meno di due anni dalla scadenza del programma operativo 2007-2013 - obiettivo convergenza, e non abbiamo notizia alcuna sul grado di convergenza cui siamo pervenuti dopo cinque anni di uso dei fondi per lo sviluppo regionale assegnatici dall'unione europea. Esisterà un indicatore tendenziale del processo di convergenza? se sì, vorremmo conoscerlo, se non c’è dovremmo darcelo, altrimenti si continuerà a procedere al buio.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]