Rfi ha annunciato la pubblicazione della gara per la realizzazione del doppio binario tra Catania Bicocca e il centro dell'Ennese. La base d'asta è di 220 milioni di euro, con i lavori che dovrebbero essere conclusi nel 2022. Il comitato dei viaggiatori siciliani però è critico: «Era meglio puntare su interventi in più tratte dell'Isola»
Ferrovie, il bando per il raddoppio fino a Catenanuova Pendolari: «Non si potrà certo parlare di alta velocità»
«Si festeggia per un raddoppio che resterà dimezzato». Non si lascia andare agli entusiasmi Giosuè Malaponti, il presidente del Comitato pendolari siciliani, pochi giorni dopo la notizia della pubblicazione da parte di Rfi della gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione del tratto – lungo circa 37 chilometri – della linea Palermo-Catania che va da Bicocca, nel Catanese, a Catenanuova, in provincia di Enna. La base d’asta sarà di 220 milioni e riguarderà interventi oltre alla nuova sede ferroviaria, anche l’ammodernamento della stazione di Bicocca e la realizzazione della nuova stazione di Motta Sant’Anastasia. Previsti lavori anche sugli impianti di segnalamento, telecomunicazione e le sottostazioni elettriche, ma anche la realizzazione delle opere civili, stradali e idrauliche che dovranno sostenere il raddoppio.
«Rimaniamo della nostra idea e con le nostre perplessità – commenta Malaponti a MeridioNews -. Il raddoppio della Palermo-Catania è un affare dai sei miliardi di euro, dei quali per il momento sono stati stanziati soltanto 800 milioni. Già sappiamo che da Catenanuova alla stazione di Fiumetorto si proseguirà su un binario unico. Siamo sicuri – continua – che parlare di alta velocità sia opportuno?». Il comitato dei pendolari fin dal primo momento aveva auspicato un altro genere di interventi per migliorare lo stato infrastrutturale della Sicilia: «Si sarebbe potuti intervenire in diverse zone dell’Isola, apparentemente meno centrali da un punto di vista logistico, facendo così crescere nel suo complesso la viabilità – dichiara Malaponti -. Senza contare che, già nel 2009, Rfi aveva ricevuto un finanziamento di 30 milioni per velocizzare la Catania-Palermo ma non ci risultano interventi da allora».
Secondo il cronoprogramma presentato dalla società ferroviaria, la gara dovrebbe chiudersi entro la fine dell’anno, con l’attivazione di un primo binario nel 2020 e la conclusione definitiva dei lavori prevista due anni dopo. Il progetto prevede una velocità massima commerciale di 200 chilometri orari. «La pubblicazione del bando è un’ulteriore tappa del potenziamento dei collegamenti su ferro fra Palermo, Catania e Messina – ha dichiarato l’amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile -. A breve attiveremo il tratto di linea Catania Centrale-Catania Ognina, un’ulteriore dimostrazione del fatto che la cura del ferro promossa dal ministro Delrio prosegue concretamente. Conclusi tutti gli interventi previsti, saranno sviluppate relazioni efficienti con i principali terminal del trasporto aereo, marittimo e con i nodi di interscambio gomma-ferro, con benefici per i tempi di viaggio fra le principali città siciliane», ha concluso Gentile.