Sampdoria-Palermo ha un “sequel” in cui sono i due presidenti gli attori protagonisti. Il nuovo capitolo è stato introdotto dal mercato e in particolare dalla vicenda relativa al mancato rinnovo da parte del capitano rosanero Barreto del contratto in scadenza il prossimo mese di giugno. Il centrocampista paraguaiano ha rifiutato anche l’ultima offerta del club di viale del Fante
Ferrero: «Zamparini mi ha minacciato» La Replica: «E’ folle, lo denuncio»
Sampdoria-Palermo si è già giocata ma la partita è finita solo sul campo. All’esterno del rettangolo di gioco, infatti, il confronto tra blucerchiati e rosanero è ancora in corso di svolgimento e non si sa, peraltro, quanto tempo durerà. Le scorie lasciate dall’ultima sfida disputata a Marassi in seguito al gol regolare non concesso a Morganella non hanno scritto la parola fine sulla trama di un film che, alla luce degli ultimi sviluppi, potrebbe avere nuovi colpi di scena.
Sampdoria-Palermo ha un “sequel” in cui sono i due presidenti gli attori protagonisti. Il nuovo capitolo è stato introdotto dal mercato e in particolare dalla vicenda relativa al mancato rinnovo da parte del capitano rosanero Barreto del contratto in scadenza il prossimo mese di giugno. Il centrocampista paraguaiano ha rifiutato anche l’ultima offerta del club di viale del Fante (che ha sforato i propri parametri proponendo un triennale da un milione e centomila euro) e per la prossima stagione si sarebbe già accordato con i blucerchiati, più “convincenti” rispetto al Palermo in virtù di un’offerta economica superiore.
La miccia, in questo contesto, l’ha accesa Zamparini accusando il collega Ferrero di avere agito in maniera scorretta intromettendosi nella trattativa: «La Samp è caduta in basso, mi manca la signorilità di Mantovani e Garrone. Ho chiamato Ferrero per insultarlo e dirgli che non avrebbe dovuto disturbare una trattativa per il rinnovo giocando al rialzo. Non è nemmeno uno sciacallo – ha aggiunto – è uno sciacalletto e gli toglierò il saluto». Immediata la replica del numero uno blucerchiato che, al termine del derby con il Genoa, ai microfoni di Sky ha puntato il dito contro l’imprenditore friulano usando anche parole forti: «Zamparini mi ha definito sciacalletto? Deve stare calmo, è una persona anziana. Mi ha minacciato di morte, mi ha insultato. Ora basta, porti rispetto. Io ho preso tre mesi per aver detto ‘filippino’ a Thohir (patron dell’Inter, ndr) che era indonesiano, la giustizia sportiva ora intervenga. Se ha qualcosa da dirmi venga a farlo di persona, altrimenti così cerca solo visibilità perché sa che nominando Ferrero si finisce in tv. Mi ha offeso, mandato messaggi minatori, è un uomo vintage».
Il casus belli è il nodo legato al futuro del capitano rosanero Barreto: «Zamparini deve farsi un esame di coscienza e vedere quanti calciatori ha tolto in modo poco elegante ad altre squadre. Io ho affrontato la cosa con fair play, l’ho chiamato. Ora ci penserà la giustizia sportiva. Io vado d’accordo con tutti i presidenti che non sono cattivi come lui».
Il ping-pong mediatico continua. Zamparini incassa il colpo e, con altrettanta veemenza, attraverso le colonne della Gazzetta dello Sport risponde al presidente del club blucerchiato: «Ferrero è folle, non l’ho mai minacciato di morte. Ho i messaggi conservati, presenterò tutto in Federazione e lo denuncerò. Io gli ho solo detto di non parlare con Barreto nel momento in cui stavo trattando il rinnovo. E gli ho scritto: ‘Bravo, ti aspetterò sulla riva del fiume’. Non era certo una minaccia».
Il finale è ancora tutto da scrivere. La certezza, allo stato attuale, è che tra i due presidenti non c’è mai stato un gran feeling come dimostra, peraltro, il “fastidio” con il quale il patron del club ligure ha accolto le parole di Zamparini chiamato qualche mese fa ad esprimere un giudizio sul fenomeno Ferrero, il nuovo che avanza nel mondo del calcio (“E’ un grande attore, è simpaticissimo ma ha anche una grande fortuna e questo nel calcio conta moltissimo”). Con il passare delle settimane il clima si è surriscaldato e adesso rischia di “bruciare” i rapporti tra due società che, fino a qualche anno fa, erano sintonizzate sulle stesse frequenze. Due club che condividevano diversi punti di vista all’insegna dell’armonia sancita nel maggio 2010 nel momento in cui la Sampdoria, attraverso una lettera inviata a Zamparini, si congratulò con il Palermo per la sportività dimostrata dal popolo rosanero in occasione dello spareggio per la Champions disputato al “Barbera”. Una gara che ebbe un esito favorevole ai blucerchiati.