Favignana, manifestazione contro il nuovo radar militare Sindaco: «Le Egadi siano il simbolo di dialogo tra popoli»

Sospensione dei lavori per la costruzione del nuovo radar militare che a
breve dovrebbe essere realizzato a Favignana e un confronto pubblico
sugli effetti che l’impianto potrebbe avere sulla popolazione e
sull’ambiente. È quanto chiedono i cittadini, riuniti in un comitato
spontaneo, che questa mattina hanno manifestato di fronte il palazzo
comunale dell’isola. La notizia del nuovo radar, ancora più potente, che
andrebbe ad affiancare quello già presente a punta Sottile, preoccupa
l’intera comunità egadina

Il 21 settembre dello scorso anno, la marina militare ha affidato i lavori per il nuovo sistema radar finanziato con fondi dell’Unione
Europea, per un totale di oltre un milione di euro. L’impianto dovrebbe essere costruito e diventare pienamente
operativo entro il prossimo 30 giugno. «Quello che sappiamo è
pochissimo – dicono dal comitato – non è stata fornita alcuna
informazione sulle caratteristiche tecniche e sulle emissioni
elettromagnetiche, sulle valutazioni dell’impatto ambientale e sanitario».
La totale mancanza di coinvolgimento della comunità, così come
dell’amministrazione comunale che non è stata avvisata, ha spinto la
popolazione a mobilitarsi. Nei giorni scorsi, il sindaco Francesco
Forgione aveva scritto al ministero della Difesa chiedendo il blocco
dell’iter di installazione del radar
in assenza di garanzie precise, così
come successo a Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano. 

Questa mattina, in piazza erano presenti
associazioni del territorio, istituzioni locali e cittadini che hanno deciso di prendere posizione per
ottenere risposte trasparenti. «Nonostante io non sia più giovanissima –
dice a MeridioNews Maria Guccione – sono qui per il futuro dei giovani e di questa terra.
L’installazione di questo nuovo radar – sottolinea – non è soltanto un
problema militare
o di chi preferisce parlare di guerra piuttosto che di
pace. È un problema che riguarda la cittadinanza tutta, la salute
pubblica e il rispetto dell’ambiente. Non chiediamo l’impossibile: abbiamo il
diritto di sapere quali
saranno le conseguenze di queste scelte e che cosa rischiamo». I cittadini non ci stanno a
trasformare la più grande area marina protetta d’Europa in una base
militare in cui fare proliferare ulteriori strumentazioni militari. 

A intervenire questa mattina sono stati anche il primo cittadino e
l’assessore Vito Vaccaro. «Non appena ho appreso la notizia – ha
affermato Forgione – ho scritto al ministero della Difesa e alla
Regione, per chiedere di trasmettere a noi dell’amministrazione e all’intera comunità tutte le informazioni sull’impatto che questo sistema radar avrà sul territorio,
sull’ambiente e sulla salute. Non posso non cogliere – ha aggiungo il sindaco – in
questo momento il terribile vento di guerra che spira sull’Europa e che
spingono i processi di militarizzazione nel Mediterraneo. Le Egadi devono essere
simbolo della ripresa di un dialogo tra popoli, culture e identità
differenti, non il centro di nuovi conflitti».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]