Per la sorpresa di molti catanesi che da tempo si erano abituati allo loro presenza, da qualche giorno sono in corso le operazioni di smantellamento delle impalcature sulla facciata dell’Experia, al civico 782 di via Plebiscito. L’ex cinema faceva originariamente parte organica della Casa del balilla, ossia quello che oggi è l’adiacente istituto comprensivo Manzoni. Per 17 anni è stato occupato dagli animatori del Centro popolare per poi essere sgomberato all’alba del 30 ottobre 2009.
I lavori, diretti dalla Soprintendenza e affidati nel maggio 2014 alla ditta Comitel srl, avrebbero dovuto concludersi nel mese di giugno. Scadenza spostata di qualche mese con il cantiere che verrà probabilmente dichiarato chiuso solo a novembre. Una volta finita la ristrutturazione, costata un milione 538mila euro, avverrà la consegna all’Ersu, Ente regionale per il diritto allo studio. Ma restano gli interrogativi su come verrà utilizzato il bene.
La decisione di procedere allo sgombero era stata presa dall’allora soprintendente ai Beni culturali, Gesualdo Campo. Una volontà di applicare la legge che assegnava alla Regione le strutture dell’ex Gil, Gioventù italiana del littorio. Ma l’Ersu, in quegli anni diretti da Nunzio Rapisarda, aveva abbandonato da tempo l’idea di usufruire dell’edificio. Nel progetto di ripristino, l’Experia diventerà un auditorium da 240 posti che si aggiunge al patrimonio gestito dall’Ersu. Per farne cosa? «Quando si farà l’auditorium basterà ingegnarsi per trovare un modo per gestirlo che non incida col bilancio», ha dichiarato l’anno scorso l’attuale dirigente, Alessandro Cappellani. Con le perplessità e l’amarezza espresse dagli ex occupanti. «A che serve un auditorium proprio là?», si chiedevano.
A distanza di quasi sei anni dallo sgombero i lavori sul prospetto di via Plebiscito sono pressoché ultimati e la facciata è stata ripulita. In fase di smontaggio anche il ponteggio sul cortile interno, dove si trova la storica arena all’aperto. Dentro l’ex cinema l’impianto di condizionamento è quasi ultimato. Poi toccherà alle ultime rifiniture: la posa delle poltroncine – che saranno inamovibili -, dei pannelli fonoassorbenti e del pavimento, oltre che del palco. Per l’autunno, dunque, l’Experia sarà pronto per riaprire le porte alla città. O, almeno, le sue chiavi saranno consegnate ai responsabili dell’Ersu, che dovranno prendere una decisione.
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