Scatterà domani il week end dedicato alla sedicesima edizione di Etna Marathon, la kermesse riservata alla Mountain bike, divenuta ormai appuntamento immancabile per centinaia di bikers provenienti da tutta Italia. Ancora una volta a fare da cornice alla gara organizzata dal Mongibello MTB team saranno i paesaggi del versante orientale dell’Etna e le strade di Milo, comune che segnerà partenza e arrivo della corsa. Un feeling, quello tra il piccolo comune montano e la manifestazione, accresciuto di anno in anno: «Il nostro è un amore incondizionato per l’Etna, ma anche per Milo, che da ormai sedici anni ospita questa grande manifestazione – spiega il patron Maurizio Scalia – Inoltre, quest’anno abbiamo collaborato ancor più strettamente con l’ente Parco dell’Etna per risolvere alcune criticità e fare in modo che tutti si possano divertire in sicurezza, preservando e valorizzando gli splendidi scenari attraversati dalla corsa».
Quasi mille gli iscritti, ma il numero è destinato a salire, come da tradizione, nella giornata di vigilia e nell’immediato pre-gara. Quattro i percorsi destinati ai corridori: l’escursione con 23 km ed un dislivello di 800 metri, il Gran Fondo, lungo 51 km con dislivelli oltre i 1700 metri ed il tracciato percorso dalla gara regina, la Marathon, con i suoi 76 km che porteranno i biker elite ad oltre 1780 metri di quota, oltre alla gara riservata alle e-bike, lunga 43 km, mentre domani terrà banco l’EtnaMini, riservata ai bambini tra i 5 ed i 12 anni. Anche quest’anno Etna Marathon avrà ospiti di prestigio in griglia, nonostante la concomitanza con il campionato del mondo di mountain bike: «L’ospite d’onore di questa edizione è una vera “chicca”. Per la prima volta ospiteremo l’ex campione olimpico, il francese Miguel Martinez, campione ad Atlanta ’96 e argento a Sidney 2000. Una figura storica della mountain bike mondiale»-
La storia di Etna Marathon, dunque, prosegue, dopo il biennio condizionato dal Covid e nonostante le innumerevoli difficoltà che sono riflesso dell’attuale congiuntura mondiale: «Abbiamo cominciato a pianificare questa edizione ben prima dello scoppio della guerra e dei suoi effetti a cascata, crisi energetica e caro prezzi. Ci siamo trovati un po’ colpiti da questi aumenti, soprattutto dal costo del carburante, che per noi è una spesa importante, ma anche l’acquisto del materiale necessario. Abbiamo fatto uno sforzo addirittura diminuendo la quota d’iscrizione, ma mantenendo la qualità dei nostri servizi: dal pacco gara ai gadget in regalo fino al pranzo offerto a tuti i partecipanti. Sarà una festa, il meteo dovrebbe assisterci, non vediamo l’ora di accoglierli».
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