Etna, inaugurato il rifugio Salto del cane Trekking, eventi e tutela dell’ambiente

Un rifugio che potrà diventare anche un polo turistico per la valorizzazione e il rilancio del territorio grazie a una convenzione tra diversi enti. È stato inaugurato stamattina il rifugio Salto del cane, all’interno dei confini del Comune di Pedara. «Il rifugio cade su un terreno del demanio forestale», racconta Davide Pappalardo, membro dell’associazione che porta il nome della zona e che ha contribuito al recupero della struttura. «È un restauro molto importante, che da anni si cercava di compiere». 

Il punto base è indicato sulle carte con il numero 21. «La casa è una classica di questa zona, con le rifiniture in pietra lavica». Un ambiente che può sembrare piccolo – tre le stanze -, «ma siamo riusciti a inserire i servizi, anche per disabili, un camino e un soppalco con gli spazi per i sacchi a pelo». Pappalardo si è occupato «della sentieristica, delle bacheche e dei cartelloni. Oggi, finalmente, siamo riusciti a inaugurare», afferma con soddisfazione. Il rifugio verrà gestito grazie a un protocollo d’intesa stipulato tra la forestale e l’amministrazione pedarese, attraverso l’affidamento all’associazione che a breve vedrà la sua nascita formale. 

Il luogo dove sorge il rifugio è molto importante dal punto di vista storico. «Il cratere Salto del cane si è formato in epoca romana, nel 150 avanti Cristo – racconta Davide Pappalardo – La lava da qui arrivò fino ad Acireale». Una storia che adesso viene riportata anche sui cartelloni lungo il percorso. «È un punto base per far partire per le escursioni, uno snodo cruciale sia per quelle dirette verso quote più alte che quelle in zona», precisa Pappalardo. E può rappresentare un servizio aggiuntivo offerto dal Comune di Pedara: «Le agenzie potranno inserirlo nei loro pacchetti e lo potranno sfruttare per portare turismo nel territorio. Dell’Etna si conoscono soprattutto i crateri – afferma – È bello far conoscere anche il resto». 

A riportare alla luce Salto del cane ha contribuito un gruppo di una decina di persone, tra le quali sei operai della forestale e quattro membri dell’associazione affiancati dai tecnici del Comune. Diverse le attività che verranno proposte: «Trekking, sia per esperti che per le famiglie, mountain bike ed escursioni a cavallo», elenca Davide Pappalardo. «Non sarà un punto base solo per alloggiare. Si faranno eventi, sportivi e culturali, per far conoscere il cratere e l’Etna». Tutto tenendo sempre a mente un tema fondamentale: «La tutela dell’ambiente – dice con fermezza – Le attività sono fatte per far conoscere la montagna, soprattutto alle nuove generazione e saranno tutte completamente eco sostenibili».  

Carmen Valisano

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