Una scarpinata in trekking in cui percorrere ininterrottamente - e in appena un giorno - un centinaio di chilometri intorno al perimetro del vulcano attivo più alto d'Europa. E' la sfida in cui giovedì mattina si cimenteranno lo sportivo Rosario Catania e l'appassionato di montagna Angelo Rapisarda, per celebrare l'inserimento del Mongibello nella World Heritage List dell'Unesco. Un'avventura a contatto con la natura per superare i propri limiti, a cui, al fine agonistico, si affianca quello della ricerca medico-scientifica
Etna, 100 chilometri di camminata in 24 ore L’impresa da record di due trekker catanesi
Una camminata di 100 chilometri no stop lungo il perimetro dell’Etna, su un tracciato naturale che si sviluppa tra i 726 e 2115 metri di altitudine, da compiere in appena 24 ore. E’ l’impresa – è proprio il caso di dirlo – che il trekker catanese Rosario Catania e l’esperto di montagna e docente di Scienze naturali Angelo Rapisarda compiranno oggi giovedì 29 agosto per celebrare l’inserimento del vulcano attivo più alto d’Europa nella World Natural Heritage List dell’Unesco. Una scarpinata senza interruzioni, in trekking e nordic walking, resa ancora più difficoltosa dalla componente di endurance, ovvero di resistenza. I due, infatti, dovranno compiere l’intera distanza che li separa dalla meta in un solo giorno.
«Volevamo celebrare questo momento importante che l’Etna vive a livello internazionale – spiega Catania – dedicando l’impresa a tutti quelli che amano il vulcano e il piacere della camminata». E per farlo, il quarantenne trekker catanese ha scelto di affrontare una sfida difficoltosa, che però non lo spaventa. Rosario Catania, infatti, alle camminate di resistenza c’è abituato. Attivo in questo sport da anni, la sua ultima impresa risale all’anno scorso, quando con la stessa disciplina ha percorso, senza fermarsi, 219 chilometri in 48 ore. Ma adesso proverà a battere un nuovo record personale. «Tenterò per la prima volta di fare una camminata no stop in nordic walking in quota», spiega. Le altre volte, infatti, Catania si era cimentato in scarpinate su pista o asfalto, e anche quando si era approcciato con l’irregolate terreno altomontano, lo aveva fatto «a tappe, facendo delle pause, e non in endurance». «Quello del vulcano è un percorso misto, difficile – ammette – ma la mia esperienza di trekker è nata sull’Etna, mi sono formato qui». Il luogo ideale per superare i propri limiti.
Ad accompagnare Rosario Catania in quest’impresa ad alta quota ci sarà anche Angelo Rapisarda, 63 anni, docente di Scienze naturali nel liceo scientifico Boggio Lera di Catania, «appassionato montagna, membro del Club Alpino Italiano per diversi anni, e amante dell’Etna, che ha vissuto per un sacco di tempo e conosce molto bene», lo descrive l’amico. Un compagno prezioso per il trekker catanese, che gli farà «da guida attraverso i passi più difficili del percorso», spiega Catania. Nonostante per il professore etneo la camminata in nordic walking lungo il peripleo del vulcano catanese sia una nuova sfida. «Per lui è la prima volta – racconta l’amico – Da questo punto di vista sarà una scommessa».
Il percorso della camminata sull’EtnaUn’impresa sportiva da record, sullo sfondo del magnifico paesaggio naturale dell’Etna, adesso patrimonio dell’umanità. A cui, al fine sportivo, si affianca quello della ricerca medico-scientifica. Durante la performance, infatti, Rosario Catania sarà seguito da un team di ricercatori delle università di Catania, Enna e Verona che, attraverso un holter metabolico e strumenti gps, monitoreranno i parametri vitali di un soggetto sottoposto ad attività psico-fisica prolungata. «Un paio di anni fa ho comiminciato a raccogliere dati sullo sforzo fisico dei 40enni, che è la fascia d’età di cui faccio parte – spiega il trekker – per studiare la relazione tra attività fisica non standard e salute umana». Ad occuparsi del monitoraggio saranno gli studiosi Fabio Galvano, Giovanni Li Volti, Donatella Di Corrado, Ignazio Barbagallo, Elisa Tricarichi e Anna Pedrinolla, che da oltre un anno seguono Catania nelle sue camminate no stop. Per cui necessita anche di una preparazione fisica specifica ed adeguata, che lo metta nelle condizioni di sopportare la fatica. «Durante la performance perderò dai 3 ai 4 chili – spiega il trekker – Il dispendio energetico equivale a quello di una camminata di 48 ore». Ma questi numeri non lo spaventano. «In questo sport, insieme alla preparazione fisica, serve anche una componente mentale che permette di superare le difficoltà – ammette – in cui la passione gioca un ruolo fondamentale».
La partenza oggi alle 6 del mattino dal sentiero natura Monte Nero degli Zappini. Rosario Catania e Angelo Rapisarda dovranno percorrere ininterrottamente circa 100 chilometri lungo il periplo dell’Etna, attraversando un percorso naturale situato ad unaltitudine che va dai 726 e 2115 metri sul livello del mare, con una pendenza media del 6 per cento. Per vincere la sfida, i due trekker dovranno giungere a destinazione entro 24 ore dal via. Il persorso si articola in una serie di tappe orarie, che serviranno da soste brevi e punti di intercettazione della camminata: alle 7.30 passeranno dall’area di partenza della funivia dell’Etna, al rifugio Sapienza, alle 11 dallingresso della Scalazza, alle 13 da Piano dellAcqua, alle 14.30 dal rifugio di Piano Bello, alle 17.30 dal rifugio Citelli, alle 20 dal rifugio Timparossa, alle 23 dal rifugio Monte Spagnolo. La scarpinata prosegue con tappa al rifugio Monte Scavo alle 2 del mattino del giorno dopo, per arrivare al rifugio Monte Palestra alle 3.30, al rifugio Galvarina alle 4.30 e finire, unora e mezza dopo, al punto di partenza del sentiero natura Monte Nero degli Zappini. Sarà possibile seguire l’impresa dei due trekker etnei in tempo reale sul sito www.greenalp.com.
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