Cosimo D'Amico avrebbe chiesto a una coppia l'estinzione di un pagamento rateizzato presentandosi alla loro porta con una donna, presentata come vertice della mafia villabatese. Il professionista, invece, avrebbe mediato con le vittime per fargli ritrattare la deposizione rilasciata ai carabinieri
Estorsione ai danni di due clienti e favoreggiamento In manette gioielliere e commercialista di Villabate
Avrebbe chiesto soldi, l’intera somma dovuta, a dei clienti per dei gioielli che avrebbero dovuto pagare a rate, facendosi forte di presunte conoscenze nell’ambiente mafioso. È stato arrestato per estorsione e favoreggiamento Cosimo D’Amico, gioielliere 47enne di Villabate. L’uomo avrebbe bussato a casa della coppia, residente nel quartiere Sperone, a Palermo, accompagnato da Cinzia Landolina, 37enne presentata ai coniugi come esponente di spicco della mafia villabatese. Le vittime hanno allora denunciato l’accaduto ai carabinieri.
Lo scorso 27 aprile, Landolina, insieme a un giovane, Dario Giglio, sono finiti in manette mentre incassavano la somma richiesta, 5.250 euro, dalla coppia a cui avevano anche estorto in garanzia l’atto di proprietà di un terreno agricolo. D’Amico, allora, avrebbe chiesto l’aiuto di Emanuele Monachello, commercialista di 51 anni, anch’esso arrestato insieme al gioielliere, per convincere la coppia a ritrattare le dichiarazioni rese ai carabinieri.