Dopo la notizia diffusa in esclusiva dal nostro giornale, Adele Palazzo e Paolino Mangano chiedono all'esponente di Articolo 4 «di fare un passo indietro per meglio difendersi». Una linea che vede favorevole anche il segretario provinciale Enzo Napoli. Dal gruppo politico dell'arrestato per il momento prevale la linea del silenzio
Esponenti Pd etneo chiedono dimissioni di Tomasello «Consigliere faccia passo indietro e si autosospenda»
«Mario Tomasello deve dimettersi dalla carica di vicepresidente della prima municipalità». A chiederlo ufficialmente, attraverso un comunicato stampa, sono Adele Palazzo e Paolino Mangano, entrambi componenti della direzione provinciale del Partito democratico di Catania. La vicenda riguarda la notizia – diffusa in esclusiva da MeridioNews nei giorni scorsi – dell’arresto del consigliere Mario Tomasello. L’uomo, eletto con oltre 500 voti nelle liste di Articolo 4 nel 2013, è titolare di due patronati nella zona di via Plebiscito. Attraverso la sua attività lavorativa, stando a quanto gli contestano i carabinieri della tenenza di Misterbianco e i magistrati della procura etnea, avrebbe truffato le compagnie assicurative con dei finti incidenti stradali. Nel mirino degli inquirenti sono finiti 60 sinistri sospetti con richieste di risarcimento che ammonterebbero a 500mila euro.
«L’attuale maggioranza deve chiedergli di fare un passo indietro – scrivono Palazzo e Mangano – per meglio difendersi dalle accuse rivoltegli. Chiediamo al Partito democratico provinciale di prendere una posizione in merito». «Non si tratta di un iscritto al nostro partito – replica telefonicamente a MeridioNews il segretario etneo dem Enzo Napoli -. Per lui, come per tutti, vale la presunzione d’innocenza ma certamente sarebbe opportuno che si autosospendesse dal suo incarico». Sul fronte di Articolo 4, il movimento politico nato per volontà del defunto autonomista Lino Leanza e oggi guidato dai deputati regionali Luca Sammartino, Valeria Sudano e Raffaele Nicotra, per il momento sulla questione Tomasello prevale la linea del silenzio. Nonostante gli ex centrodestra ormai da diversi mesi siano confluiti nelle file del centrosinistra sotto l’effige del Pd, pur mantenendo una propria autonomia ma risultando decisivi per la tenuta del governo regionale e di quello di palazzo degli Elefanti.
L’ultimo consiglio della prima municipalità, che si è svolto lunedì scorso in via Zurria, ha segnato l’ovvia assenza di Tomasello perché costretto agli arresti domiciliari. Il presidente Salvatore Romano non si era sbilanciato: «Non sono a conoscenza della vicenda e non è arrivata nessuna comunicazione alla nostra circoscrizione – spiegava a Meridionews – Tutto è rimandato al corso delle indagini da parte della magistratura».