La notizia è stata battuta dall'agenzia Ansa. Come per il primo caso, gli inquirenti sottolineano che si tratta di una atto dovuto. L'iscrizione nel registro sarebbe stata resa necessaria da accertamenti tecnici irripetibili che dovrebbero svolgersi venerdì. I reati ipotizzati sono disastro e omicidio colposo
Esplosione via Crispi, c’è un secondo indagato Sarebbe l’uomo che ha venduto bombola gas
Sale a due il numero degli indagati per l’esplosione che, nella notte tra il 25 e il 26 febbraio, ha raso al suolo una palazzina di tre piani in via Crispi. Dopo Arturo Russello, il 60enne sopravvissuto e poi ricoverato per ustioni al Civico di Palermo, la procura di Catania ha iscritto nel registro il negoziante che avrebbe venduto allo stesso Russello una bombola di gas. Lo rende noto l’agenzia Ansa. In entrambi i casi gli inquirenti hanno parlato di «atto dovuto». I reati ipotizzati dal procuratore Carmelo Zuccaro sarebbero disastro e omicidio colposo, per il crollo dell’edificio e per la morte di Angela Strano, 85enne che abitava al secondo piano.
La nuova iscrizione si è resa necessaria nell’ambito di accertamenti tecnici irripetibili che dovrebbero svolgersi venerdì prossimo. Le indagini della squadra mobile sono finalizzate all’accertamento di eventuali responsabilità, dirette o indirette, per la deflagrazione che ha causato una vittima e quattro feriti, tra cui proprio Russello, che ha riportato ustioni sul 15 per cento del corpo, e la piccola Malika, una bambina di 10 mesi.
In condizioni assai critiche c’è anche Rosaria Nicosia, 69enne che viveva nel palazzo accanto a quello direttamente coinvolto dall’esplosione. Da venerdì scorso la donna si trova all’ospedale Garibaldi vecchio, indotta in coma farmacologico dai medici per via di forti dolori al petto, della febbre alta e perché non più in grado di respirare autonomamente.
Nel frattempo lo stabile sito al numero 111 di via Crispi è ancora inagibile. Le famiglie sfollate hanno trascorso questo periodo in un bed and breakfast di via Etnea messo a disposizione dall’amministrazione comunale. «Ci hanno fatto sapere che possiamo restare fino alla prossima settimana. E poi, cosa ne sarà di noi?», ha dichiarato due giorni fa a MeridioNews Rosaria Cinturino, ex residente e nuora di Rosaria Nicosia.