La procura di Catania ha aperto un’inchiesta sull’esplosione nel quartiere San Giovanni Galermo, che ha coinvolto due palazzine: il reato ipotizzato è disastro colposo. Lo ha confermato all’agenzia di stampa Ansa il procuratore di Catania, Francesco Curcio. «Abbiamo indagini in corso», dice. I titolari del fascicolo sono il procuratore aggiunto Fabio Scavone e il sostituto Emanuele Vadalà. […]
Esplosione a Catania, il procuratore Curcio: «Aperta un’inchiesta, indagini in corso»
La procura di Catania ha aperto un’inchiesta sull’esplosione nel quartiere San Giovanni Galermo, che ha coinvolto due palazzine: il reato ipotizzato è disastro colposo. Lo ha confermato all’agenzia di stampa Ansa il procuratore di Catania, Francesco Curcio. «Abbiamo indagini in corso», dice. I titolari del fascicolo sono il procuratore aggiunto Fabio Scavone e il sostituto Emanuele Vadalà. Nell’esplosione sono rimaste ferite 14 persone. «Gli operai coinvolti nell’esplosione, insieme all’ingegnere, stanno bene, sono fuori pericolo e sono già usciti dall’ospedale», dice Gianfranco Todaro, presidente di Catania Rete Gas. «È ancora troppo presto per trarre delle conclusioni certe su quanto accaduto e ancora non possiamo sbilanciarci con affermazioni premature – aggiunge – C’è stata sicuramente un’anomala fuga di gas di elevata importanza».
«Siamo intervenuti appena arrivata la segnalazione al nostro numero di pronto intervento – aggiunge Todaro – ed eravamo già sul posto nel giro di pochi minuti. La squadra stava per prendere contezza della situazione, e verificare le cause del forte odore di gas, quando c’è stata la terribile esplosione. Le prossime 24-48 ore saranno fondamentali per cercare di ripristinare il servizio. A ora tutte le condutture della zona sono chiuse, perché l’impianto va messo completamente in sicurezza». Secondo una nota del Comune di Catania, la sospensione della fornitura di gas interessa «circa 20mila abitanti complessivamente».