Esplosione Catania, residenti: «Evacuati tardi». I vigili del fuoco: «Impossibile trovare subito la fuga di gas, ha coinvolto anche noi»

Nessun disperso, molte macerie da movimentare e una falla nella rete del gas ancora da individuare. Sarà una lunga giornata di lavoro quella dei vigili del fuoco etnei in via Fratelli Gualandi, nei pressi di via Galermo, a Catania, dopo la violenta esplosione di ieri che ha fatto crollare una palazzina di due piani e compromesso l’edificio accanto, oltre a far saltare in aria una decina di auto. Con un bilancio attuale di 14 feriti. «Al momento, la nostra preoccupazione principale è mettere in sicurezza l’area, che presenta ancora qualche sacca di gas nella parte alta del quartiere – spiega Felice Iracà, comandante dei vigili del fuoco di Catania – Una situazione che stiamo monitorando ma che è sotto controllo». Più difficile, invece, sarà risalire al punto esatto della fuga di gas che ha provocato l’esplosione, proprio mentre vigili del fuoco e operai della rete erano al lavoro dopo una segnalazione.

«Mia mamma stava tornando a casa. Non appena è scesa dalla macchina, ha sentito il boato ed è stata scaraventata a terra – racconta la figlia della signora che vive al primo piano della palazzina coinvolta – Io sono arrivata dieci minuti dopo, quando era tutto già crollato. Solo in quel momento i vigili del fuoco hanno detto di evacuare la zona. Prima, nonostante la puzza di gas fortissima, non era stato fatto niente». Alla signora risponde Iracà: «Noi abbiamo ricevuto una segnalazione e siamo subito andati sul posto, trovando un’area di circa 16 ettari con concentrazioni significative di gas ma in maniera sparsa. Era impossibile trovare subito il punto da cui si stava disperdendo – spiega il comandante dei vigili del fuoco catanesi – Mentre facevamo le verifiche insieme agli operai della rete è avvenuta l’esplosione, in cui anche i nostri sono rimasti coinvolti». «A un certo punto non ho visto più niente, ho temuto di essere morto», ha raccontato ieri un pompiere a MeridioNews. Al momento, sono quattro i vigili del fuoco feriti e tre gli operai di Catania rete gas.

Un punto, quello da cui si è originata la fuga di gas, ancora da individuare. «Al momento la rete è disalimentata, quindi trovare la perdita sarà anche più complicato», aggiunge Iracà. In alcune palazzine vicine al luogo dell’esplosione sarebbe stata sospesa anche la fornitura della luce. «Da ieri sera non possiamo entrare neanche per prendere un cambio – racconta un residente – Ci hanno detto che è troppo pericoloso». «Adesso ci stanno registrando per poter accedere a casa – aggiunge un’abitante – La nostra è proprio di fronte a quella crollata Ancora non sappiamo i danni che ha riportato, ma noi stiamo bene». Le due palazzine coinvolte nell’esplosione sono di proprietà dell’Istituto autonomo case popolari (Iacp). «Non abbiamo ancora un quadro preciso della situazione – dice il presidente dell’Iacp di Catania, Angelo Sicali – attendiamo di sapere dai vigili del fuoco notizie sui danni e quando ci permetteranno di accedere».


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