Esplode il caso Monterosso Nel 2005 un precedente all’Ars

Ha sollevato un gran polverone la decisione della conferenza dei capigruppo dell’Ars, che applicando l’articolo 160 del Regolamento parlamentare, ha giudicato ammissibile la mozione di censura nei confronti del segretario generale della Presidenza della Regione siciliana Patrizia Monterosso. La mozione targata 5 Stelle e firmata anche deputato Mps Giovanni Greco ne chiede la rimozione, sia sulla base della condanna per danno erariale inflitta alla Monterosso dalla Corte dei Conti, sia su un’altra indagine avviata in precedenza dai magistrati contabili sulle nomine dei dirigenti esterni alla Regione, «fatte senza prima aver verificato se tali posti potessero essere occupati dal personale interno alla stessa amministrazione». 

Una decisione indigesta per il Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, che, evidentemente, come il suo predecessore, Raffaele Lombardo, a lei ci tiene molto.  

«Le mozioni di sfiducia, secondo il regolamento dell’Ars, possono riguardare i rappresentanti del governo e non i dirigenti e i funzionari che sono legati al governo da un rapporto contrattuale di natura privata – afferma Crocetta – La scelta dei collaboratori così come accade all’Ars, dove è fatta unilateralmente dai deputati, è per sua natura effettuata intuitu personae dai rappresentanti del governo. Le leggi dello Stato stabiliscono quali siano i criteri di inconferibilità e di incompatibilità degli incarichi e sicuramente non rientra tra tali criteri una condanna, tra l’altro non definitiva, per infrazioni amministrative». 

Interviene, per correggerlo, il Presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone che, oltre a precisare che si tratta di una mozione ordinaria (di censura), non di sfiducia – che peraltro può essere rivolta solo al Presidente e non agli assessori –  ribadisce che «la conferenza dei capigruppo ha giudicato ricevibile la mozione sul segretario generale della Regione Patrizia Monterosso perché, obiettivamente, era ricevibile e non c’è alcuna difficoltà a venire a confrontarsi in aula. Siccome ci sono dubbi interpretativi sulla mozione sul segretario generale e siccome c’è l’articolo 160 del Regolamento che prevede che si pronunci preliminarmente l’Aula sull’ammissibilità o meno, sarà l’Aula a pronunciarsi, alla luce del sole». 

In effetti, a giudicare dalle esperienze passate registrate all’Ars, non si capisce perché mai la conferenza dei capigruppo avrebbe dovuto respingere la mozione, né perché dovrebbe farlo l’Aula. 

Il precedente più famoso risale al 2005, quando Francesco Forgione, che attualmente guida la Fondazione Federico II, ma che allora era un deputato di Rifondazione Comunista, insieme con altri colleghi di Sala d’Ercole, firmava una mozione che chiedeva la rimozione non di un singolo, ma di tutti i dirigenti generali nominati dall’allora Governatore, Salvatore Cuffaro (questo il link che porta alla mozione presentata il 16 Giugno 2005). 

Allora né la conferenza dei capigruppo, né l’Aula ritennero inammissibile quell’atto. Che poi non fu messo al voto per altre vicende politiche (tra cui la sfiducia a Cuffaro e poi lo scioglimento della legislatura). 

Un comportamento che sembra logico alla luce di due considerazioni. La prima riguarda la legge che nel 2001 ha introdotto l’elezione diretta del Presidente della Regione. Una legge che ha ridimensionato i poteri del Parlamento siciliano, ma di certo non ha intaccato il suo potere di vigilanza. 

E poi ancora le legge Bassanini che assegna le responsabilità della gestione di spesa ai burocrati, che non possono certo esimersi dalla vigilanza del Parlamento. 

Riusciranno i nostri eroi a trovare un escamaotage, più o meno comprensibile, per evitare alla bella Patrizia la prova dell’Aula? 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

La mozione di censura nei confronti del segretario generale della Presidenza della Regione fa innervosire il governatore Rosario Crocetta. Che parla di una sfiducia non applicabile, mentre si tratta, come precisa il Presidente dell'Ars, di una mozione ordinaria assolutamente ammissibile. D'altronde, nove anni fa ne fu presentata una contro tutti i dirigenti regionali, primo firmatario Francesco Forgione...

La mozione di censura nei confronti del segretario generale della Presidenza della Regione fa innervosire il governatore Rosario Crocetta. Che parla di una sfiducia non applicabile, mentre si tratta, come precisa il Presidente dell'Ars, di una mozione ordinaria assolutamente ammissibile. D'altronde, nove anni fa ne fu presentata una contro tutti i dirigenti regionali, primo firmatario Francesco Forgione...

La mozione di censura nei confronti del segretario generale della Presidenza della Regione fa innervosire il governatore Rosario Crocetta. Che parla di una sfiducia non applicabile, mentre si tratta, come precisa il Presidente dell'Ars, di una mozione ordinaria assolutamente ammissibile. D'altronde, nove anni fa ne fu presentata una contro tutti i dirigenti regionali, primo firmatario Francesco Forgione...

La mozione di censura nei confronti del segretario generale della Presidenza della Regione fa innervosire il governatore Rosario Crocetta. Che parla di una sfiducia non applicabile, mentre si tratta, come precisa il Presidente dell'Ars, di una mozione ordinaria assolutamente ammissibile. D'altronde, nove anni fa ne fu presentata una contro tutti i dirigenti regionali, primo firmatario Francesco Forgione...

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]