Tutto cominciò nel febbraio di questanno
Mi affrettavo a concludere qualche materia per poter incrementare il numero di esami sul libretto, per poter dire a mia madre: Ehi Mina, oggi ne ho data unaltra!!, unaltra tra le totali e infinite 47. La vita a Siracusa era sempre la stessa: lezioni, studio, esami. Tutti questi anni in fondo possono ridursi a queste tre parole. Fin quando non arrivò la svolta
navigavo in internet senza meta e lo sguardo andò a finire sul sito dellUniversità di Catania
eccolo il link: PROGETTO SOCRATES – ERASMUS!!
Ma dai
si
tentar non nuoce, sono ancora in tempo per farlo, anzi, forse è la mia ultima occasione per poter prendere il volo verso unesperienza più stimolante e costruttiva. Così, compilai il modulo, il cuore batteva forte e incessantemente, finchè non arrivai allultima pagina : invia domanda
Fatto!! Prendo parte al concorso per lassegnazione delle borse Erasmus, mi accettano agli esami scritti, studio un mese di francese per poterli superare; mi ammettono agli orali
faccio il colloquio
è andata. Partirò per Parigi! Fin qui tutto sembrava rose e fiori, tutto mi catapultava nella città più bella del mondo, senza ansie, paure, preoccupazioni.
Il bello arrivò nel momento in cui iniziai a sbrigare tutte le faccende burocratiche necessarie per la partenza. Dal primo allultimo modulo da consegnare allU.R.I. di Catania (acronimo di Ufficio Relazioni Internazionali, gli unici su cui poter fare affidamento) mi resi conto, e non da sola, di come la nostra situazione sia vista in contrasto e in ostilità con tutto il sistema universitario. Limpressione è che le incompetenze, non partano dagli impiegati della segreteria o dalla gente subordinata ad essi, ma da coloro che vengono nominati per garantirci le informazioni e i chiarimenti necessari ad ogni singolo problema. Coloro i quali stanno un gradino più in alto, forse, in realtà, non hanno le conoscenze necessarie o linteresse per adempiere a un simile incarico.
Tralasciando questo primo ostacolo, facilmente sormontabile grazie allaiuto tempestivo e puntuale dell U.R.I., abbiamo dovuto affrontare il learning agreement – contratto di studio – nel quale vengono indicati gli esami che si intendono sostenere allestero. E un modulo che necessita della firma del professore disposto a convalidare la propria materia con quella estera equivalente. Ed è proprio qui che inizia il lungo calvario, durato quasi un mese, durante il quale ci siamo (io e gli altri ragazzi interessati) resi conto di quanto sia difficile reperire la maggior parte dei nostri docenti, ma soprattutto di quanto sia difficile convincerli a firmare!!
Quasi nessuno – e sottolineo quasi, poichè alcuni sono stati molto aperti nellaccettare programmi un po diversi da quelli previsti per i loro corsi – ha acconsentito a firmare, in quanto le materie propostegli non erano identiche a quelle da loro svolte qui in Italia.
Questo mi ha profondamente rammaricata partire per studiare allestero, è lesperienza più bella in assoluto che può capitarci, soprattutto in una facoltà come la nostra. Il fatto di essere considerati come delle pecore nere, che altro non fanno che creare nuovi problemi, non è giusto!! Siamo in una facoltà di architettura e il mestiere che un giorno andremo a fare, deve obbligatoriamente essere in grado di potersi confrontare in Italia stessa come allestero. La mancanza di una coscienza capace di capire limportanza di una simile esperienza, fa perdere ogni speranza circa le ambizioni che mi ero proposta di adempiere inscrivendomi a Siracusa.
Con tutto questo non voglio demoralizzarvi anzi, il mio intento è quello di spronarvi a giocare tutte le carte che avete a disposizione nel migliore dei modi. I problemi della nostra facoltà sono chiari a ognuno di noi..e a maggior ragione, è proprio prendendo consapevolezza di queste problematiche che dobbiamo provare in tutti i modi a dare una svolta alla nostra carriera universitaria, che, qui a Siracusa, si sa, è molto individuale e mirata a un sistema strettamente accademico. Quindi unesperienza del genere accrescerà il mio bagaglio culturale, la mia capacità di confrontarmi con mondi operativi e professionali differenti ma soprattutto mi permetterà di tornare più forte e, carica di esperienze, e chissà, con laiuto di qualcuno che la pensa come me, riusciremo a cambiare qualcosa in questa Sicilia tanto bella quanto sottovalutata. O forse saremo costretti a scappare per sempre e non tornare mai più
Il 31 agosto prenderò il volo per la città più bella al mondo
Vi farò sapere se tutto quello che ho scritto corrisponde a sogno o a realtà!!!
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