Elezioni/Partenza col botto: c’è già una denuncia di brogli elettorali

Si parte col botto. E con l’ombra dei brogli elettorali. Le urne sono aperte da sette ore, è già arrivano le prime denunce. Il ‘fattaccio’ sul quale sta indagando la Digos, è successo ad Anzio, nel Lazio, nel seggio di Sacida.

A quanto pare, una presidende di seggio, considerata vicina al Pd (c’è chi dice che ha la tessera) è stata ‘pizzicata’ mentre metteva in tasca delle schede vergini.

A scoprirla, una rappresentante di lista del Movimento 5 Stelle locale che racconta di avere  chiesto alla presidente cosa stesse facendo; lei avrebbe risposto che le schede erano in più e le avrebbe strappate.

“Un fatto gravissimo”, si legge sul blog di Beppe Grillo. “Il nostro rappresentante di lista – viene spiegato – ha scoperto il presidente del seggio 30 (località Sacida) ad Anzio, mentre ‘trafugava’ due schede in bianco. Una volta scoperta dalla nostra rappresentante di lista, la presidente si è giustificata dicendo che le schede erano in più e le ha strappate. C’è stato l’intervento della polizia che sta procedendo”.

“La questione – scrive sul blog del comico genovese ‘Angelo 5 Stelle Nettuno’ – potrebbe sembrare poco rilevante: cosa vuoi che siano due schede? Ma sappiamo che non è così. In particolare il territorio di Anzio e Nettuno, purtroppo hanno infiltrazioni mafiose (il Comune di Nettuno, qualche anno fa è stato sciolto per mafia). Cosa può succedere con una (figuriamoci due) schede bianche fuori dal seggio

Sul caso, interviene anche la Destra di Francesco Storace: “Ad Anzio e’ stata pizzicata ieri e denunciata alla Digos, una veterana presidente di seggio iscritta e militante del PD che aveva sottratto alcune schede elettorali per il voto regionale -dice  in una nota,  Maurizio Brugiatelli, responsabile cittadino del partito – evidente che la paura della sconfitta dopo aver creduto di vincere facilmente spinge la sinistra ai noti metodi truffaldini per correre ai ripari”.

E su Twitter, Francesco Storace, candidato alla presidenza della Regione Lazio, scrive: “Pizzicata presidente di seggio ad Anzio che rubava schede per le regionali. IMMAGINA a quale partito le doveva indirizzare. Penoso”.


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