Dalle 34 di Ingegneria alle 14 di Architettura, ecco le liste con tutti i nomi degli aspiranti rappresentanti nei 12 consigli dell'Ateneo catanese. Riusciranno i nostri eroi ad abbattere il muro dell'astensionismo? - I candidati agli organi centrali
Elezioni, i candidati nelle facoltà
Ben 34 liste a Ingegneria (tra cui le estrose “Abbasso i baroni rossi”, “Scacco Matto” e “La tana del lupo”), 30 a Lettere e Filosofia, 29 a Scienze, 28 ad Economia, 25 a Medicina, 24 a Lingue, 23 a Scienze Politiche e Giurisprudenza, 21 a Farmacia, 19 a Scienze della Formazione, 16 ad Agraria, 14 ad Architettura (anche in quest’ultima la creatività non manca, con nomi come I decentrati e Prozarch, la progettazione, evidentemente, fa male). Sono i numeri delle prossime elezioni universitarie del 12 e 13 maggio per i consigli di Facoltà dell’Ateneo di Catania.
Al di là della frammentazione evidente e delle solite, fondate, paure circa la cronica scarsa partecipazione degli studenti alle votazioni, questa tornata elettorale offre qualche nuovo spunto di riflessione. Il clima nell’Ateneo è decisamente caldo.
Dopo l’inaugurazione atipica dell’anno accademico (il 9 aprile scorso) con le previsioni di lacrime e sangue prospettate dal Rettore (aumento delle tasse, diminuzione delle borse di studio, numero chiuso etc) alcuni gruppi studenteschi hanno indetto lo stato di agitazione mentre la creazione del quarto polo universitario sta creando apprensioni circa la sorte della Facoltà di Lingue di Catania (che sarebbe cancellata nel 2011 a favore della sede di Ragusa), con gli studenti etnei che si riuniranno in assemblea il prossimo 5 maggio. Per il 5 maggio è fissato anche un sit-in davanti al Rettorato del Movimento studentesco catanese (Collettivo Scienze Politiche, Movimento Studentesco Giurisprudenza, Collettivo TiroMancino, Collettivo Rotta Indipendente, Collettivo Lupus, Collettivo Spedalieri, Collettivo Boggio Lera) per protestare contro i tagli previsti dall’Ateneo. Da segnalare, infine, la polemica sulla nuovissima formazione Per un’università libera ed eccellente. Presente in ogni facoltà come in tutte le elezioni per gli organi centrali (in prima posizione), secondo alcuni sarebbe “vicina al Rettore” (il Magnifico ha smentito qualche giorno fa sul giornale cittadino).
Riusciranno i candidati rappresentanti a convincere i loro “colleghi” a votarli,
in nome della battaglia per il diritto allo studio (o almeno alle borse di studio)? Chissà. Noi di Step1, intanto, rinnoviamo l’invito a mandarci contributi originali e proposte concrete sul futuro di Unict.
(Non si accettano biglietti omaggio con consumazione, grazie).
Ecco le liste dei candidati per le singole facoltà:
Consiglio della facoltà di Agraria
Consiglio della facoltà di Architettura
Consiglio della facoltà di Economia
Consiglio della facoltà di Farmacia
Consiglio della facoltà di Giurisprudenza
Consiglio della facoltà di Ingegneria
Consiglio della facoltà di Lettere e Filosofia
Consiglio della facoltà di Lingue e Letterature Straniere
Consiglio della facoltà di Medicina e Chirurgia
Consiglio della facoltà di Scienze della Formazione
Consiglio della facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Consiglio della facoltà di Scienze Politiche