Elezioni europee: Movimento 5 Stelle e Lista Tsipras si attrezzino per verificare i voti seggio per seggio

POTREBBERO ANCHE TROVARE IL MODO PER METTERE SU INSIEME UNA SQUADRA DI RAPPRESENTANTI DI LISTA. QUESTO PERCHE’ L’ARROGANZA CON LA QUALE CERTI SONDAGGI DANNO PER VINCENTE IL PD DI RENZI DESTA QUALCHE PERPLESSITA’…

Sui sondaggi elettorali il nostro giornale non ha mai cambiato idea: quelli fatti in Italia, più che provare a interpretare le intenzioni di voti dei cittadini, provano a condizionarli. Detto questo, ci sono alcuni elementi – nei ‘sondaggi’ degli ultimi giorni – che in un Paese come il nostro, che non difficoltà conserva ancora la democrazia, debbono destare preoccupazione. Proviamo a descrivere quello che vediamo.

Intanto di sondaggi ce ne sono tanti. Ci sono quelli che danno al primo posto il PD e quelli che danno il Movimento 5 Stelle sopra il Partito di Renzi. A noi, in questa fase, interessa concentrare l’attenzione sui sondaggi diffusi dai poteri forti che oggi controllano il nostro Paese. E quando parliamo di poteri fonti ci riferiamo, in primo luogo, alla Germania della signora Merkel, grande sponsor del Governo di Matteo Renzi.

Ebbene, dei sondaggi pro-PD colpisce, in primo luogo, la ‘sicurezza’ con la quale questo Partito viene dato per vincente. Ora, al di là dell’enfasi, analizzando quello che sta succedendo in Italia, i motivi che delineano il sostanziale fallimento del Governo Renzi sono tanti: l’economia che ristagna, il Pil (dato diffuso dall’Unione europea) che non crescerà, la domanda al consumo che ristagna, anzi che va addirittura giù; le imprese che continuano a chiudere e, di conseguenza, la disoccupazione che cresce. Mentre è difficile, se non impossibile trovare anche un solo atto positivo compiuto dal Governo Renzi.

Non dobbiamo dimenticare un elemento che tutti, invece, sembrano aver dimenticato: e cioè che a Bersani è stato vietato di fare quello che prima Letta e poi Renzi stanno facendo: cioè l’accordo politico con Berlusconi, al quale viene assicurata una mezza agibilità politica solo per puntellare il Governo Renzi: ora sull’economia, ora sulle riforme, o presunte tali, del Senato e del lavoro. Due pessime riforme che non hanno alcuna incidenza sull’economia del nostro Paese – che infatti continua ad arretrare – ma che interessano alla Germania della signora Merkel che ormai controlla l’Italia.

Cosa vogliamo dire? Semplice: che in questo momento l’Italia è governata da Renzi e da Berlusconi con la ‘benedizione’ della Germania. In questo scenario i Partiti di opposizione del nostro Paese il Movimento 5 Stelle e l’appena rinata sinistra, risorta grazie alla Lista per Tsipras, alle elezioni europee debbono stare molto attenti. E tenere gli occhi aperti.

Ricordiamoci sempre la Grecia con la gente in piazza: la stessa gente che protestava contro la follia dell’Unione europea e della Bce, ‘incredibilmente’ votava “sì” al mantenimento della stessa Grecia nella ‘prigione’ europea!

Ragazzi, qui nessuno è cretino. Renzi, Berlusconi e Alfano controllano il Ministero degli Interni. Ci permettiamo di ricordare che, nella Prima Repubblica, i capi corrente  democristiani si scannavano per gestire le elezioni controllando il Viminale. Perché la gestione di questo Ministero assicurava certe ‘garanzie’…

Chi scrive ricorda ancora le elezioni politiche del 1983, quando un sottosegretario uscente, a Palermo, andò a letto rieletto con ampio margine di voti e si svegliò ‘trombato’. Era successo che la mattina o voti siciliani erano confluiti a Roma…

Sappiamo che i grillini e i protagonisti della Lista Tsipras non hanno bisogno di consigli. Tuttavia uno noi ci sentiamo di dispensarlo: considerata l’arroganza con la quale il PD di Renzi viene dato primo nei sondaggi, rilevato che il PD è sostanzialmente alleato di Forza Italia e del Nuovo centrodestra del Ministro (degli Interni) Angelino Alfano, appurato che la Germania sponsorizza il papocchio del Governo Renzi, accertato che questi controllano il Ministero degli Interni, sarebbe bene che il Movimento 5 Stelle e la Lista Tsipras organizzino, in modo quasi scientifico, una squadra di rappresentanti di lista per avere i voti di ogni seggio del nostro Paese. Verificando le operazioni di voti – com’è giusto che sia – all’interno di ogni seggio elettorale.

Per accertare che i voti che confluiranno a Roma siano l’esatta sommatoria dei voti che arriveranno da ogni seggio.

 

Sappiamo che i grillini si stanno organizzando. Mentre, su questo versante, i protagonisti della Lista Tsipras sono in difficoltà. Potrebbero trovare un accordo per gestire insieme questi delicato passaggio parlamentare.

La nostra può sembrare una considerazione ovvia. Ma, credeteci, è molto meno ovvia di quanto possiamo immaginare.


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