Domenica si vota, milioni di italiani si recheranno alle urne, milioni di cittadini resteranno nelle loro case per protesta. Insieme alla consultazione elettorale in sicilia si svolge una consultazione pubblica sui fondi comunitari. Fino adesso poco conosciuta o creduta.
Elezioni europee e idee dei cittadini per utilizzare i fondi comunitari
DOMENICA SI VOTA, MILIONI DI ITALIANI SI RECHERANNO ALLE URNE, MILIONI DI CITTADINI RESTERANNO NELLE LORO CASE PER PROTESTA. INSIEME ALLA CONSULTAZIONE ELETTORALE IN SICILIA SI SVOLGE UNA CONSULTAZIONE PUBBLICA SUI FONDI COMUNITARI. FINO ADESSO POCO CONOSCIUTA O CREDUTA.
Mentre i giorni da qui alle elezioni scorrono implacabili, e le forze politiche fanno sempre più fatica a considerare questa scadenza importante al pari di quelle nazionali, i cittadini si preparano a votare non un’idea di Europa, ma contro o a favore di un progetto politico, quello nazionale, che ha cacciato la ex quinta potenza industriale del mondo, nel tunnel di una recessione lunghissima. Reclamiamo sempre standard europei quando i nostri sono inferiori, e sul tema dei diritti sociali lo sono in tantissimi campi. Quando invece nella foresta dei privilegi corporativi primeggiamo, nulla accade. Quando si consentono doppi e tripli incarichi con rispettivi cumuli di stipendi o si consfrontano le remunerazioni medie della politica e di tutte burocrazie con quelle ben più modeste dei paesi europei, nulla accade.
In Sicilia nel frattempo, più per onorare una disposizione europea che per reale convinzione, si è attivata una procedura di consultazione pubblica sull’uso dei fondi comunitari. Fondi che hanno permesso a territori europei più vasti dell’intero meridione d’italia di transitare in un quindicennio fuori dalle zone NON SVILUPPATE. Destino che invece accomuna per intero le regioni del Sud. C’è una piccola ipossibilità da non sottovalutare: dire la propria su questi fondi, come utilizzarli, con quale procedura renderli accessibili e popolari.
Le burocrazie per loro natura elaborano linguaggi iniziatici che non rendono facile il compito, ma nella finestrea lasciata per un periodo (scade tra una settimana) aperta, può essere lanciato il messaggio, l’idea e poi verificare cosa è accaduto. Non siamo alla democrazia partecipativa, ma si può scaraventare sul tavolo di esperti spesso lontani dalle esigenze delle loro comunità un elenco di proposte.
Ecco come fare:
Per partecipare alla consultazione linkare su ideario.formez.it
Tempi della consultazione
Il percorso di consultazione, che si svolge esclusivamente online, si sviluppa su un arco temporale di 3 mesi, da Aprile a Giugno 2014 e prevede due fasi temporalmente distinte, luna propedeutica allaltra:
- la prima, Consultazione su priorità e azioni 2014-2020, aperta dal 14 Aprile al 26 Maggio.
- la seconda, Consultazione sul Documento di Programmazione 2014-2020, sarà aperta dal mese di Maggio 2014.