Elezioni, cittadini contro le affissioni abusive «Non voto per chi non rispetta le regole»

La campagna elettorale per le elezioni regionali del 28 ottobre è entrata nel vivo. A testimoniarlo è lo scenario che sta accomunando buona parte delle città siciliane: affissioni abusive di manifesti in grande quantità e distribuzione selvaggia di volantini che invadono strade e spazi verdi. Tra i cittadini, però, c’è chi si è opposto allo scempio ed è passato all’azione. Sulla scia delle iniziative intraprese a Catania nel mese di settembre – frutto della collaborazione tra il consorzio Centro Commerciale Naturale di via Etnea e la pagina Facebook Catania – adesso anche ad Augusta, in provincia di Siracusa, un gruppo di associazioni culturali e ambientaliste ha deciso di «denunciare l’illegalità dilagante che sta caratterizzando la propaganda elettorale» nella loro città. «A danno del decoro urbano, dell’ambiente e delle bellezze storico architettoniche».

Per farlo, i volontari hanno presentato un esposto – corredato di documentazione fotografica – al Comune e alla Polizia municipale, chiedendo sanzioni per i soggetti politici che non rispettano le regole. Nella lettera consegnata alle autorità, le associazioni firmatarie – Casa Comune, Lamis onlus, Studenti Non Indifferenti, ‘Màrilighèa, Natura Sicula Augusta e Gruppo spontaneo donne e mamme – segnalano «la presenza di manifesti murali affissi fuori dagli spazi adibiti alla pubblicità elettorale», in barba alla normativa che consente le affissioni «esclusivamente negli appositi spazi a ciò destinati dai Comuni».

Ad essere tappezzati dalle immagini dei candidati sorridenti sono ad Augusta «muri di edifici pubblici e privati» ma anche «una delle storiche fortificazioni spagnole a ovest del Castello Svevo», si legge nell’esposto. Una prassi fuori legge a cui si accompagna «la selvaggia diffusione di volantini propagandistici che vengono depositati, nonostante gli espressi divieti, sui parabrezza delle automobili e inevitabilmente dispersi nell’ambiente», aggiungono gli attivisti.

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Che chiedono al comandante della Polizia municipale Claudio Borzì e al Commissario straordinario Antonio La Mattina – da poco insediatosi alla guida del Comune megarese in seguito alle dimissioni rassegnate dall’ex sindaco Massimo Carrubba – «l’applicazione delle sanzioni previste per i soggetti politici candidati che si macchiano di comportamenti illeciti a danno del decoro urbano, dell’ambiente e delle bellezze storico-architettoniche». Una mossa che pare abbia spinto le autorità a intervenire con insolita solerzia. «Dopo poche ore dalla notizia dell’esposto abbiamo già ottenuto i primi risultati positivi: tanti “bei faccioni” affissi sui muri della città sono stati rimossi o coperti», commentano i ragazzi di Studenti Non Indifferenti.

E i cittadini manifestano il loro sostegno all’iniziativa anche sui social network. «Se il candidato non rispetta le elementari regole sull’affissione, potrà mai rispettare le regole quando vedrà una bella tavola apparecchiata con tanto mangiare sopra?», scrive Giuseppe. «Io non darei il voto a chi non rispetta le regole. Anche perché – gli fa eco Marco – che fiducia mi può dare uno che è disonesto ancor prima di iniziare la sua attività amministrativa, volto vecchio o nuovo che sia?».

[Foto di Studenti non indifferenti Augusta su Facebook]


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Dopo le manifestazioni a Catania, anche nella vicina Augusta, in provincia di Siracusa, i residenti si organizzano contro il dilagare di manifesti e volantini elettorali che imbrattano la città. E lo fanno con un esposto per chiedere a Comune e polizia municipale di multare i politici fuori legge. Bocciati già dagli elettori: «Che fiducia mi può dare uno che è disonesto ancor prima di iniziare?». Guarda le foto

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