Quarantunenne incaricata alla vendita, originaria di Brasov, in Romania, vive nel comune del Palermitano da dodici anni. Nel programma anche rilancio del turismo attraverso il recupero delle aree in cui ha proliferato la cementificazione selvaggia
Elezioni a Terrasini, Eva Deak candidata sindaca M5s «Trasparenza amministrativa e ambiente sono priorità»
Trasparenza amministrativa, ambiente e turismo: sono questi le tre macroaree del programma del Movimento 5 Stelle per le elezioni che il 5 giugno si svolgeranno a Terrasini. Per la carica di sindaco, la candidata è Eva Deak, quarantunenne incaricata alla vendita per un grosso marchio, originaria di Brasov, in Romania. A Terrasini Deak è arrivata dodici anni fa e, una anno dopo, è iniziato il suo impegno per l’ambiente in città. «L’incontro con il Movimento 5 Stelle, che è sempre stato molto attento ai temi ambientali, è stato naturale».
Ci racconti…
Faccio parte del meet up di Terrassini da circa quattro anni, prima ero impegnata con il comitato civico per l’ambiente. Sono sempre stata appassionata ai temi ambientali. il Movimento 5 stelle rispecchia tutte le mie idee, mi sono trovata in completa sintonia con il gruppo. Movimento 5 Stelle. Per questo, appunto, ho iniziato ad attivarmi anche attraverso il meet up. Alla fine è arrivata la scelta unanime del gruppo per la mia candidatura.
Come è nato il programma per le elezioni?
Abbiamo parlato a lungo delle priorità, non è stato facile scegliere. Abbiamo ritenuto che tra i problemi principali della gestione della città ci sia il fatto che molte scelte sono state fatte all’insaputa dei cittadini di Terrasini. Per questo abbiamo messo come primo punto del programma la trasparenza amministrativa. Il secondo tema l’ambiente, strettamente connesso al terzo, il turismo.
Andiamo con ordine, parliamo della trasparenza amministrativa.
Chiederemo la rimozione di chi ha permesso a Terrasini, negli anni, la cementificazione selvaggia con concessioni dubbie. Andremo a controllare. Chiarisco che questo non vuol dire mettere in difficoltà il comparto edile, anzi. Servitrà recuperare gli spazi edificati e le aree dismesse. Il lavoro c’è per tutti. Certamente, però, non permetteremo la costruzione di altri mostri come quello che c’era a piazza Titì Consiglio: una struttura di acciaio costata 500mila euro ai cittadini e non voluta da nessuno. Era stata predisposta per il mercato del contadino e dopo tre giorni è stata dismessa. Soldi spesi inutilmente. è stato fatto tutto all’insaputa dei cittadini e degli organi che dovevano dare le autorizzzioni.
Perchè, secondo lei, è possibile agire in questo modo?
Da diversi anni è diventata prassi la somma urgenza, così, di fatto, non si fanno le gare di appalto e si toglie la possibilità alle imprese di lavorare. Se la somma urgenza si utilizzasse soltanto nei casi, per esempio, di interventi per riparare ai danni causati da incendi, lo capirei. Ma se invece si tratta, per esempio, di lavori alle ringhiere sul lungomare o di opere di verniciatura, noi non ci stiamo. Già due anni fa, con la nostra Operazione fiato sul collo, abbiamo fatto dei controlli delle somme urgenze tra il 2008 e l 2012. Abbiamo consegnato una relazione al sindaco, con le cose più eclatanti, ma, trascorse due settimane, non ci sono state spiegazioni. Dopo circa un mese il nostro deputato regionale Giorgio Ciaccio ha presentato una denuncia.
Parliamo di ambiente. Quali sono le ricette che intendete adottare?
Serve una raccolta differenziata funzionale e funzionante. Seguendo il modello di Isola delle Femmine stiamo lavorando con l’esperto Giuseppe D’Angelo, che si è messo a nostra disposizione gratuitamente come consulente dopo un’eventuale elezione. Occorre prendere esempio dalle realtà che funzionano, come ad esempio Ragusa, bandiera blu nel 2015. Serve seguire pochi e semplici passi, è la volontà politica che è mancata in questi anni. I temi ambientali, a Terrasini, sono tanti. Per esempio l’acqua.
Parla della gestione delle reti idriche e della qualità dell’acqua?
Esatto. Serve un potenziamento del servizio con l’analisi delle acque e la pubblicazione dei dati. Occorre risolvere tutte le gravissime perdite nelle contrade di Terrasini e portare l’acqua dove non arriva. I cittadini di contrada Femmina Morta, per esempio, hanno sottoscritto una petizione e hanno raccolto 70 firme che hanno consegnato al sindaco, ma in quel momento nessuno li ha ascoltati. A quel punto si sono rivolti a noi, che abbiamo anche individuato la soluzione. Anche in questo caso, silenzio. Soltanto adesso, in campagna elettorale, tutti si stanno ricordando del problema.
Altri temi cari al Movimento 5 stelle in questa elezione?
Per noi è importante rilanciare il turismo a Terrasini e questo si può fare solo ripulendo la città. Sversamenti a mare, cementificazione selvaggia, randagismo: sono tutti fattori che hanno fatto crollare l’immagine di Terrasini agli occhi dei visitatori.