E’ ufficiale: in Romania l’uccisione dei cani randagi diventa legge

IL PROVVEDIMENTO E’ INCIVILE, CRUDELE E INUTILE. POICHE’ NON POTRANNO AMMAZZARLI TUTTI SI RIPRODURRANNO E IL PROBLEMA RESTERA’ TALE E QUALE.

In Romania l’uccisione dei cani randagi diventa legge dello Stato. Il Parlamento di questo Paese – leggiamo su greenstyle – ha deciso che i cani senza padrone andranno eliminati.

Il tutto nasce da una vicenda che ha profondamente scosso l’opinione pubblica: un bimbo di 4 anni è morto dopo essere stato aggredito da un cane randagio. La vicenda ha fatto molto rumore. Ampliata, forse, dai mezzi di comunicazione. E’ intervenuto il presidente di questo Paese,  Traian Basescu stigmatizzando l’accaduto. Poi il voto del Parlamento.

Il problema del randagismo è particolarmente sentito in Romania e nell’Est Europa, dove migliaia di cani sono liberi di circolare per le vie cittadine senza alcuna limitazione. La paura c’era già, insomma. Poi è arrivata la morte del bambino: la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Tutti d’accordo, allora? Non esattamente. Perché, in Romani, sono ancora in molti a sostenere che l’uccisione indiscriminata non sia la soluzione più idonea per risolvere il problema.

La nuova legge permetterà di catturare e sottoporre a eutanasia tutti i randagi, mentre la precedente normativa garantiva un simile provvedimento solo per contenere i cani considerati pericolosi o malati.

L’uccisione dei cani randagi, però, rischia di sortire effetti solo temporanei. Per un motivo semplice: perché sarà impossibile eliminarli tutti. Il risultato sarà che quelli che rimarranno in vita continueranno a riprodursi senza controllo, andando ad accrescere le fila dei cani randagi in libertà. Di fatto, la legge si annuncia crudele e inutile.

Anche in Romania, per fortuna, esistono gli amanti degli animali. Che si sono riuniti davanti al Parlamento per cercare di bloccare l’approvazione della legge. Purtroppo non ci sono riusciti. Ma il dibattito è ancora aperto. Gli animalisti puntano ad incentivare il ricorso alla sterilizzazione. Questo impedirebbe ai randagi di riprodursi.

Stando a stime effettuate, nella sola Bucarest ci sarebbero oltre 50 mila i cani randagi, a fronte di una popolazione di 1,7 milioni di abitanti. Non sono pochi gli esemplari, insomma. ma questo non giustifica certo la loro eliminazione fisica. Anche perché, di solito, i cani randagi diventano aggressivi quando hanno fame.

E’ probabile che la crisi economica che ha investito tutta l’Europa non abbia risparmiato i cani. Se in tanti Paesi della cosiddetta Eurozona milioni di uomini e di donne cominciano ad avere problemi di sopravvivenza, figuriamoci i cani randagi!

A questa considerazione, tutto sommato ovvia, andrebbe associata una corretta politica di solidarietà anche verso i cani randagi, creando dei ricoveri. E, soprattutto, dando ai cani randagi il cibo. 

Di questo dovrebbe occuparsi l’Unione Europea. Ma se l’Unione Europea sta lasciando morire di fame la Grecia, lasciando questo paese senza medicine antitumorali può mai occuparsi dei cani randagi?  

  

 


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