E il vento sparge desideri nella notte

I suoi grandi occhi castani contornati di matita nera e ombretto grigio, come fari nella notte, sprigionavano un’irrefrenabile voglia di vivere, godere, amare. Entrò in quel locale a passo felpato, sospesa nei suoi tacchi rosso fuoco alti dodici centimetri. Esile come una canna, la pelle del corpo liscia come seta sapeva di bergamotto che lasciava dietro di sé, nell’aria che attraversava, ad ogni passo.
 
Le luci soffuse delle candele sui tavoli ovali le illuminavano di un riflesso pallido e ramato i lunghi capelli neri che le incorniciavano il volto, una serie di riccioli le scendevano sulle spalle.
 
Miss Sixty era naturalmente sensuale, con quelle irresistibili labbra color glicine e un mezzo sorriso stampato in faccia. Sembrava prendersi gioco di tutto e di tutti e non prendere mai niente troppo sul serio. In realtà, si sentiva addosso il peso di ogni cosa. Perfino dello sguardo insistente degli uomini che la spogliavano con gli occhi e col cui desiderio non aveva ancora imparato a convivere.
 
Il tubino nero di raso l’avvolgeva con soffice delicatezza. Le sue curve appena accennate erano un inquietante mix di carnalità e grazia, sacro e profano, candido e perverso.
 
Jack sbucò all’improvviso, con la sua giacca marrone di velluto, i soliti occhiali da vista Bikkembergs, mentre lei si era appoggiata da qualche istante allo sgabello rivestito di pelle beidge a forma di conchiglia del bancone viola, fumando una sigaretta, col suo bicchiere di whisky in mano.
 
Le gambe lunghe e magre, rivestite da autoreggenti nere, accavallate l’una sull’altra, avevano fatto salire talmente tanto il tubino che l’effetto “vedo-non vedo” lasciava scoprire quasi gli slip. Il collo di cigno, come un dipinto di Modigliani, era leggermente inclinato, l’espressione più che mai sognante, il seno piccolo e sodo sotto il vestito aveva vinto ogni timidezza.
 
Appena lo vide, ebbe un sussulto, un sorriso le accese il volto, mentre strinse la borsetta a sé e iniziò a giocare col ghiaccio del bicchiere che avvicinò al collo. Un brivido le corse lungo tutta la schiena. In sottofondo, lo stereo diffondeva l’avvolgente melodia di “Let the Music Play” di Barry White.
 
Jack non era da solo. Ma aveva accanto a sé una misteriosa donna che lei per nessuna ragione al mondo avrebbe voluto guardare. Eppure lo fece. Fissò lo sguardo su di lei. E fu un attimo di eterno smarrimento. Lui, vago e distratto, appena varcata la soglia dell’ingresso, posò una mano sulla spalla della signorina che lo accompagnava e le indicò il tavolo attorno al quale sedersi.
Miss Sixty a stento tratteneva il fiato. Sarebbe voluta sprofondare in una voragine. Tutto avrebbe sopportato, ma non questo imbarazzante disagio. Ora non le restava che sperare che Jack non si accorgesse di lei. Ma sapeva che prima o poi sarebbe accaduto.
 
All’improvviso Jack si voltò verso il bancone del bar e indicò con l’indice un paio di bottiglie di vetro limpido e cristallino piene di vodka. E poi, non si sa come, finì per incrociare quei grandi occhi castani che lo fissavano con malizia e incontenibile desiderio.
La calda voce di Barry White ora cantava con insistenza “Can’t Get Enough of Your Love, Babe”. C’era uno strano odore nell’aria. Come di incenso misto a tabacco. In sala, il fumo avvolgeva tutto di nebbia, donando alla sala un’atmosfera surreale.
 
Miss Sixty e Jack erano lontani eppur vicini. Circondati da mille persone, eppur soli. Ad ogni boccata di fumo, lei lo eccitava sempre di più. Finché lui si alzò e la raggiunse. L’afferrò con decisione e fermezza per il braccio sinistro e la portò nella toilette in fondo al corridoio, nell’ala destra della sala. Appena in tempo per chiudere la porta dietro che la soffocò con un bacio avvolgente, fino a non farla più respirare. Un bacio lungo, delicato e forte insieme, dal gusto dolce e amaro.
 
La signorina rimasta al tavolo iniziò a lamentarsi col cameriere di turno. Ma Jack tardava ad arrivare. Nessuno seppe che cosa accadde dentro quella toilette rivestita di mattonelle verdi e lucide. Per loro il tempo si era fermato lì, in quello spazio di cinquanta metri quadrati. Sull’ultima nota di “Change”, qualcosa era davvero cambiata. Jack e Miss Sixty attraversarono il locale e schivarono i tavoli tenendosi per mano. Camminavano a passo sincronizzato, senza dirsi neppure una parola. Volarono fuori in fretta. Avevano perso fin troppo tempo.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]