Segnavano con la vernice blu coloro a cui riuscivano a imporre il controllo dei terreni. A una vittima avevano proposto uno sconto in cambio di un terreno. Secondo i carabinieri si erano impossessati pure del servizio di irrigazione pubblica. Guarda il video
Due fratelli imponevano guardiania e tassa sull’acqua Imprenditore agricolo denuncia e finisco in carcere
Estorsione aggravata dal metodo mafioso. Con questa accusa sono finiti in manette i fratelli Sebastiano e Salvatore Montagno Bozzone. La vittima è un imprenditore agricolo originario di Paternò, preso di mira da furti, danneggiamenti, distruzione di colture e l’introduzione nel suo terreno di animali.
La vittima ha sempre denunciato ai
carabinieri della compagnia locale. Lo scopo dei fratelli Montagno Bozzone, e di un terzo uomo ancora ricercato, sarebbe stato quello di ottenere somme di denaro e di acquisire un terreno della vittima. Come se non bastasse i due fratelli si erano impossessati del servizio di irrigazione pubblica presente in zona. Poi, dietro il pagamento di una tassa d’imposta di 150 euro, fornivano l’acqua agli agricoltori.
Nel corso dell’attività investigativa è emerso come la vittima avesse più volte trovato
bossoli di arma da fuoco o croci di legno appese sui cancelli ma, soprattutto, è stato acclarato che i fratelli svolgevano l’attività di guardiania, contrassegnando con vernice blu gli ingressi dei terreni dei proprietari che già pagavano.
L’ammontare della somma per la guardiania ammontava a
30 euro a tumulo ma l’adesione al servizio non era certamente a discrezione del proprietario, bensì una sorta di tassa imposta che, nel caso di specie, era di 4000 euro. I due arrestati avevano offerto alla vittima uno sconto di 1500 euro, diminuendo così la somma estorsiva a 2500 euro, ma ad un patto: la cessione a loro favore di un terreno che quest’ultima poco tempo prima aveva acquistato.
Grazie alla collaborazione della vittima, giunta nel casolare dov’era attesa dagli estorsori e dalla persona costretta a fare da tramite, veniva monitorato l’incontro di circa
40 minuti e la successiva consegna della somma di denaro di 2500 euro. I carabinieri intervenivano immediatamente procedendo all’arresto. I due arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati associati al carcere di Catania Bicocca.