Due anni fa l’occupazione del teatro Coppola I princìpi: assemblea e rifiuto delle autorità

Era la mattina del 16 dicembre di due anni fa quando un gruppo di artisti – attori, fotografi, lavoratori del mondo dello spettacolo – occuparono il primo teatro pubblico di Catania, il teatro Coppola in via Vecchio Bastione. Uno spazio fondato nel 1821 e a lungo meta degli amanti dell’arte catanesi. Distrutto durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, da quel momento è stato oggetto di interventi a intermittenza per poi essere lasciato in disuso per lunghi anni. Fino al 2011, appunto, quando il collettivo etneo ne ha ripreso possesso, improvvisandosi manovali e trasformando la struttura in un centro culturale attivo nel quartiere e non solo.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=QJOF-oTTxm4[/youtube]

Il video realizzato subito dopo l’occupazione.

Dopo due anni sembra quasi difficile fare un bilancio, «non abbiamo stilato un programma, non rispettiamo mai niente – afferma con una risata Cesare Basile, uno dei principali animatori dello spazio – ma poco a poco abbiamo capito cosa volevamo». Due i principi cardine sui quali l’azione del collettivo si muove e che sono stati raggiunti: «Un’assemblea paritaria, totalmente orizzontale, aperta a tutti e sempre pronta a mettersi in gioco e in discussione anche con l’ultimo venuto». E poi c’è il rapporto con le istituzioni. Anzi, la scelta di non averne uno: «Abbiamo deciso che non avremmo mai avuto alcun riferimento con le autorità, rispondiamo solo ai cittadini».

In questo periodo il dialogo con il Comune è esistito solo sulla carta. Quella delle lettere inviate agli artisti per chiedere i documenti attestanti la proprietà oppure i certificati di locazione; richieste decisamente incomprensibili, dato che si tratta di un bene occupato. Nessun tentativo da parte dei dirigenti di palazzo degli Elefanti di cercare un confronto, «hanno solo mandato delle carte bollate», racconta Basile. Il cantautore sottolinea come «un’autogestione è una maniera nuova di porsi con la politica». E l’eventualità di uno sgombero è sempre dietro l’angolo. «È messa in conto», afferma con tranquillità. «Nel caso in cui avvenisse, l’affronteremo». Una serenità che scaturisce anche dalla certezza che «dovrebbero essere poi loro – le autorità – a preoccuparsi, perché dovranno dare delle risposte alla città».

Per festeggiare l’anniversario, ieri sera il teatro ha messo in scena uno spettacolo d’arte varia a suon di liscio curato dall’Orchestrina di molto agevole diretta da Enrico Gabrielli. Prossimo obiettivo è «incentivare la forza laboratoriale», sostiene Cesare Basile. Un luogo nel quale fare sperimentazione sia in campo artistico, «ma anche politico». «Trasformarlo sempre più in un luogo di formazione».


Dalla stessa categoria

I più letti

Il 16 dicembre 2011 un gruppo di artisti s'insediò nell'edificio di via Vecchio Bastione, trasformandosi in manovali e rendendo accessibile l'antica struttura rimasta per lungo tempo chiusa. Un lavoro che continua anche oggi, nonostante il rischio di sgombero sempre dietro l'angolo, ma scegliendo di rispondere solo ai cittadini. Prossimo obiettivo, «trasformarlo sempre più in un luogo di formazione»

Il 16 dicembre 2011 un gruppo di artisti s'insediò nell'edificio di via Vecchio Bastione, trasformandosi in manovali e rendendo accessibile l'antica struttura rimasta per lungo tempo chiusa. Un lavoro che continua anche oggi, nonostante il rischio di sgombero sempre dietro l'angolo, ma scegliendo di rispondere solo ai cittadini. Prossimo obiettivo, «trasformarlo sempre più in un luogo di formazione»

Il 16 dicembre 2011 un gruppo di artisti s'insediò nell'edificio di via Vecchio Bastione, trasformandosi in manovali e rendendo accessibile l'antica struttura rimasta per lungo tempo chiusa. Un lavoro che continua anche oggi, nonostante il rischio di sgombero sempre dietro l'angolo, ma scegliendo di rispondere solo ai cittadini. Prossimo obiettivo, «trasformarlo sempre più in un luogo di formazione»

Il 16 dicembre 2011 un gruppo di artisti s'insediò nell'edificio di via Vecchio Bastione, trasformandosi in manovali e rendendo accessibile l'antica struttura rimasta per lungo tempo chiusa. Un lavoro che continua anche oggi, nonostante il rischio di sgombero sempre dietro l'angolo, ma scegliendo di rispondere solo ai cittadini. Prossimo obiettivo, «trasformarlo sempre più in un luogo di formazione»

Il 16 dicembre 2011 un gruppo di artisti s'insediò nell'edificio di via Vecchio Bastione, trasformandosi in manovali e rendendo accessibile l'antica struttura rimasta per lungo tempo chiusa. Un lavoro che continua anche oggi, nonostante il rischio di sgombero sempre dietro l'angolo, ma scegliendo di rispondere solo ai cittadini. Prossimo obiettivo, «trasformarlo sempre più in un luogo di formazione»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]