Oggi Baccei in Commissione Bilancio e Finanze all’Ars Si lavora di fantasia per inventare i soldi che non ci sono

Oggi l’assessore-commissario all’Economia, Alessandro Baccei, dovrebbe presentarsi in Commissione Bilancio e Finanze dell’Ars per illustrare, almeno per grandi linee, le intenzioni del Governo sulla manovra economica 2015. Come abbiamo scritto ieri, il Governo regionale, gli piaccia o no, dovrà presentare in tempi ormai strettissimi il Bozzone e il disegno di legge sull’esercizio provvisorio. 

Le due cose sono legate, perché se l’esecutivo non presenta il Bozzone – cioè il disegno di legge su Bilancio e Finanziaria 2015 – non può presentare il disegno di legge sull’esercizio provvisorio. 

Stando a indiscrezioni, il presidente Rosario Crocetta vorrebbe organizzare una mezza sceneggiata: ovvero un disegno di legge che dovrebbe chiamarsi Salva Sicilia. Sembra che non tutti i suoi collaboratori e i leader dei partiti a lui vicini siano d’accordo. I dubbi riguarderebbero sia gli aspetti mediatici, sia gli aspetti politici. 

Mediaticamente potrebbe essere un autogol. In questo momento mezza Sicilia è allo stremo. Migliaia di lavoratori più o meno riconducibili ai conti della Regione sono rimasti senza stipendio persino a Natale. Nell’immaginario collettivo il Governo Crocetta viene considerato una sorta di jattura, tra povertà dilagante, disoccupazione che cresce, Muos di Niscemi, le trivelle in mare e in terra e, nelle ultime ore, i circa 500-600 milioni di euro dei fondi Pac destinati alla Sicilia definitivamente inghiottiti dal Governo Renzi per essere distribuiti alle Regioni del Centro Nord Italia. 

Il timore, insomma, è che un disegno di legge Salva Sicilia scateni l’ilarità e l’ironia delle tante categorie sociali ed economiche della Sicilia andate a fondo negli ultimi due anni. Della serie: il Governo Crocetta vorrebbe un disegno di legge per salvare la Sicilia dal Governo Crocetta… 

A questi si sommerebbero gli aspetti politici: alla fine si tratterebbe di una legge omnibus che rischierebbe di essere fatta a pezzi dalla presidenza dell’Ars che, regolamento alla mano, sarebbe costretta a stralciare tutte le parti non legate agli aspetti tecnico-finanziari. 

Gli uffici dell’Ars – che di fatto hanno affossato l’avventuroso disegno di legge sul mutuo da 2 miliardi di euro e oltre, rinviato a data da destinarsi – avrebbero consigliato al Governo di rispettare le regole parlamentari, inviando in Commissione Bilancio e Finanze (previo passaggio dalle Commissioni di merito, ognuna per la parte che riguarda i propri settori) il Bozzone. Poi, se c’è la necessità di riforme di accompagnamento, si dovrebbe procedere con disegni di leggi appositi: l’ennesima riforma della Pubblica amministrazione alla prima Commissione (Affari istituzionali), l’ennesima riforma della forestazione (e sarebbe la seconda in un anno!) alla quarta Commissione (Ambiente), il precariato un quinta Commissione (Lavoro) e via continuando. 

Resta un mistero anche il disegno di legge sull’esercizio provvisorio. Per ora si sa soltanto che, grazie ai soliti magheggi contabili (sanità insegna, si dice in queste ore…), il buco di competenza, dai 3 miliardi di euro previsti, sarebbe diventato di 2 miliardi di euro. Uno sconto natalizio che lascia, comunque, margini strettissimi per operare. Vero è che si parla ancora di competenza (ancora per poco, perché nel 2016 la sceneggiata dei bilanci di competenza con le entrate rigorosamente false finirà e si dovrà passare al solo bilancio di cassa), ma recuperare 2 miliardi anche con le previsioni di competenza non sarà facile. 

Con molta probabilità, sarà l’occasione per misurare la fantasia ragionieristica e finanziaria dell’assessore Baccei e del nuovo Ragioniere generale della Regione, Salvatore Sammartano. Probabilmente, assisteremo al valzer dei tagli annunciati: tagli alla dirigenza regionale, che è ormai uno degli agnelli sacrificali del Governo Crocetta; altri tagli agli operai della Forestale (prepensionamenti a carico dell’Inps, che sprizzerà di felicità… e blocco delle progressioni); tagli ai precari degli enti locali. Quest’ultima è, forse, la parte più tragicomica della manovra di competenza che il Governo si accinge a ipotizzare.  

Il fondo regionale per i circa 24 mila precari degli enti locali ammonta a 270 milioni di euro. Quest’anno la Regione ha erogato, sì e no, 80 milioni circa. Di fatto, gli stipendi a questi lavoratori sono stati assicurati in buona parte dai Comuni siciliani con onerose scoperture di tesoreria. In queste condizioni che c’è ancora da tagliare? 

Ribadiamo: vero è che parliamo di Bilancio di competenza, quindi di cifre teoriche. Ma con che faccia si può andare a dire: «Tagliamo, ad esempio, 100 milioni di euro dal fondo per il precariato dei Comuni», quando su 270 milioni di euro ne sono stati erogati appena 80? E da dove dovrebbero essere tagliati ‘sti 100 milioni di euro? Dai 190 milioni che la Regione non ha erogato? O dagli 80 che, bene o male, sono arrivati ai Comuni?

Detto ciò, con un esercizio di buona volontà, per risultare un po’ credibili, Baccei e Sammartano potrebbero arrivare a 500-600 milioni di euro. E il restante miliardo e mezzo di euro a chi lo tolgono, anche teoricamente? 

In tutto questo – ma questa volta sulla cassa e non sulla competenza – incombe il solito Governo Renzi che, dopo aver preso, dal Bilancio regionale 2014, circa un miliardo e 350 milioni di euro (mettendoci dentro anche la sceneggiata degli 80 euro costata alla Regione circa 200 milioni di euro), più i 500-600 milioni strappati dai fondi Pac destinati ai Comuni dell’Isola, si accingerebbe a prelevare, con il solito accantonamento, un miliardo-un miliardo e 200 milioni di euro dal Bilancio regionale 2015. 

Renzi e Crocetta insieme riusciranno a lasciare ai siciliani almeno gli occhi per piangere?            


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, vorrebbe una sceneggiata sulla manovra economica 2015, annunciando un disegno di legge Salva Sicilia. Ma chi gli sta vicino lo sconsiglia, perché dopo tutto quello che ha combinato con i suoi Governi potrebbe risultare un autogol. I probabili magheggi contabili sull'esercizio provvisorio 

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]