Un ecomostro nel cuore di corso dei Mille a Palermo ha visto la luce nell’ultimo anno e mezzo, a causa del comportamento scorretto di alcuni cittadini che hanno pensato bene di usare come discarica un edificio abbandonato da 40 anni. «Tra due siti di importanza monumentale – la chiesa di San Giovanni delle Lebbrosi e […]
La discarica che avvelena corso dei Mille: un ecomostro in pieno centro
Un ecomostro nel cuore di corso dei Mille a Palermo ha visto la luce nell’ultimo anno e mezzo, a causa del comportamento scorretto di alcuni cittadini che hanno pensato bene di usare come discarica un edificio abbandonato da 40 anni.
«Tra due siti di importanza monumentale – la chiesa di San Giovanni delle Lebbrosi e il ponte dell’Ammiraglio – c’è una discarica a cielo aperto sotto gli occhi di tutti, ma nell’indifferenza totale dell‘amministrazione comunale» ha chiarito a MeridioNews, Giuseppe Federico, presidente della Seconda Circoscrizione.
Rischio per la salute dei residenti
Nella struttura ormai fatiscente, infatti, la gente getta qualunque tipo di rifiuto, mettendo così a disagio i residenti e a rischio la salute pubblica. «Ho scritto ieri al sindaco Roberto Lagalla, al suo capo di gabinetto e agli assessori competenti – riferisce ancora Federico -. Devo dire che mi hanno risposto subito rassicurandomi su un tempestivo intervento per togliere i rifiuti che mettono a rischio la salute dei residenti. Relativamente alla struttura, ho chiesto che siano rintracciati i proprietari in modo tale da poterla mettere in sicurezza».
Anche con il verde pubblico nel quartiere non sono messi meglio, infatti tra la folta vegetazione e i rifiuti, i residenti lamentano la presenza di ratti e insetti vari. «Qui è stato fatto uno scavo circa un anno fa e da quel momento le persone hanno iniziato ad usare questo edificio come una discarica – racconta una residente -. Noi siamo stanchi di questa situazione che ormai è arrivata al limite, quindi spero che ci aiuteranno».
Numerose sono le segnalazioni e le mail inviate dai cittadini della zona alle autorità comunali. Finora però hanno fatto orecchie da mercante: «Viviamo male questa situazione anche perché abbiamo i bambini che scendono qui a giocare, in mezzo ai topi e alla spazzatura. Inoltre dobbiamo stare attenti che non si avvicinino troppo perché ci sono materiali di ogni tipo e si potrebbero tagliare» dichiara un altro residente del luogo. «Speriamo che puliscano, che diventi come era prima – concludono -. Si tratta di una questione di civiltà».