Un’area di circa 8.300 metri quadri è stata sequestrata ieri a Lipari nelle Isole eolie, nella zona Vallone Bianco (provincia di Messina) dai carabinieri, coordinati dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto. Due gli indagati ritenuti responsabili di aver provocato un disastro ambientale, per deturpamento della morfologia del territorio, con l’aggravante di avere commesso il fatto in un’area sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico.
Dalle indagini – iniziate nel 2019 tramite servizi di osservazione, controllo e accertamenti tecnici – è emerso che i due, gestori di un impianto di recupero e messa in riserva di rifiuti speciali non pericolosi, hanno estratto in maniera abusiva pietra pomice per oltre 40mila metri quadri dai costoni delle montagne presenti e, dopo averla raffinata e mescolata a materiale terroso e di risulta edile, l’hanno venduta a cantieri edili dell’Arcipelago Eoliano e di altre ditte esercenti nella provincia messinese. Il provvedimento è servito a scongiurare il pericolo di crolli che avrebbe potuto esporre a rischio l’incolumità delle persone.
A Gioiosa Marea, in provincia di Messina, un finto carabiniere e un complice, entrambi originari…
Un operaio di 52 anni è caduto da un'impalcatura in via Lanza di Scalea, a Palermo.…
Nei giorni scorsi a Catania agenti del commissariato di pubblica sicurezza centrale hanno coordinato un nuovo servizio…
Una relazione «esaustiva e puntuale» relativa «al percorso di acquisizione dei dispositivi oggetto dell'indagine nonché…
Lunedì 8 luglio Terna avvierà i lavori per il nuovo collegamento in cavo interrato CP…
L’ennesimo atto di violenza - svelato in esclusiva da MeridioNews - consumato mercoledì presso l’ospedale…