Giuseppe Reina si è dimesso da direttore sanitario dell’Asp di Catania, «per motivi personali». Il 63enne era già stato sospeso dall’incarico perché indagato per violenza sessuale. La notizia è confermata dall’Asp che «ne ha preso atto». Secondo l’accusa, Reina, quando era primario di un reparto nell’ospedale di Paternò (in provincia di Catania), avrebbe tenuto «comportamenti espliciti […]
Catania, si è dimesso il direttore dell’Asp indagato per violenza sessuale
Giuseppe Reina si è dimesso da direttore sanitario dell’Asp di Catania, «per motivi personali». Il 63enne era già stato sospeso dall’incarico perché indagato per violenza sessuale. La notizia è confermata dall’Asp che «ne ha preso atto». Secondo l’accusa, Reina, quando era primario di un reparto nell’ospedale di Paternò (in provincia di Catania), avrebbe tenuto «comportamenti espliciti finalizzati a ottenere prestazioni sessuali da personale femminile della struttura» forte del suo ruolo gerarchico, anche «durante i turni di lavoro». Il giudice per le indagini preliminari ha ravvisato gravi indizi per uno solo dei diversi casi contestati dalla procura, quello ai danni di una collega medica chirurga che avrebbe «costretto a subire atti sessuali».
Ieri, sentito dal gip Fabio Di Giacomo Barbagallo durante l’interrogatorio di garanzia, Reina ha «risposto a tutte le domande con coerenza», come riporta La Sicilia. Gli avvocati che lo difendono – Enzo Mellia, Rosario Pennisi e Orazio Consolo – hanno parlato anche di una «genesi anomala nell’inchiesta». La procura aveva chiesto al gip di emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’indagato, ma il giudice ha ritenuto sufficiente un’interdittiva della durata di 12 mesi. La procura però insiste e l’aggiunto Sebastiano Ardita ha già depositato appello al tribunale del Riesame contro la decisione del gip.