Migliora la situazione della diga Ancipa: sette milioni di metri cubi d’acqua e aumento dell’erogazione per i Comuni

La situazione della diga Ancipa sta continuando a migliorare. Il bacino artificiale, la cui area del potabilizzatore nelle scorse settimane è stata occupata in segno di protesta, ha raggiunto «i sette milioni di metri cubi di acqua». Lo rende noto un comunicato della Regione siciliana. Dopo le proteste che ci sono state nei giorni a cavallo tra novembre e dicembre (qui e qui è possibile leggere la ricostruzione di tutta la vicenda e capirne gli elementi principali) si era arrivati a un accordo, favorito soprattutto dalle piogge arrivate in quell’area. La situazione, poi, era migliorata anche grazie al completamento dei lavori per il bypass dell’acquedotto Blufi, che serve a portare acqua alle città di Caltanissetta e di San Cataldo. Ora «la diga Ancipa sta riprendendo i volumi tipici della stagione invernale – dice la Regione – Grazie a questa maggiore disponibilità, la Cabina di regia regionale – su proposta del coordinatore, Salvatore Cocina – e sentiti gli organi di governo del servizio idrico, costituiti dai sindaci dei Comuni dell’Ennese e del Nisseno, nella serata di domenica (29 dicembre, ndr) ha dato il via libera all’aumento dei prelievi e dei giorni di erogazione idrica a favore dei centri delle due province e lo ha comunicato a Siciliacque per darne esecuzione».

La nota della Regione dice che «con il maggior volume di acqua presente nell’invaso in provincia di Enna, prossimo a ritornare ai livelli ordinari, la Cabina di regia ritiene possibile aumentare le erogazioni di acqua per circa 40 litri al secondo per i cinque Comuni dell’Ennese serviti, per le città di Enna e di Caltanissetta e per San Cataldo. Il prelievo da Ancipa – continua il comunicato – aumenterà così a circa 570.000 metri cubi al mese e a 6,8 milioni di metri cubi all’anno. La popolazione degli otto centri a oggi riforniti ammonta a circa 135mila abitanti». Poi la nota della Regione fa un punto sulla situazione del recente passato dell’Ancipa e sui ritmi dell’erogazione idrica. «L’anno scorso, in questo periodo, il bacino aveva una disponibilità di circa undici milioni di metri cubi, ma era soggetto a un prelievo molto forte di 700 litri al secondo, pari a 60 mila metri cubi al giorno e 1,8 milioni di metri cubi al mese. A marzo 2024, con il presentarsi della crisi idrica, il prelievo fu ridotto dall’Autorità di bacino regionale a 500 litri al secondo; a luglio la Cabina di regia regionale impose la riduzione del prelievo di oltre la metà».

La Regione dice che «senza questa decisione – che aveva visto l’opposizione di Comuni, Assemblee territoriali idriche e gestori – le risorse dell’Ancipa si sarebbero esaurite già a metà dello scorso settembre, lasciando senz’acqua i Comuni dipendenti dall’invaso e che non avevano sufficienti fonti alternative. Con queste riduzioni e con le conseguenti turnazioni, invece, la Cabina di regia ha aumentato la vita utile di Ancipa, garantendo un minimo di acqua a tutti e in modo equo fino a fine dicembre», è la posizione della Regione. «L’arrivo delle piogge, secondo le medie statistiche annuali stagionali, sta contribuendo ad aumentare la disponibilità di acqua, consentendo adesso alla Cabina di regia di esprimere il parere favorevole all’aumento dell’erogazione idrica». La nota della Regione sottolinea che «dal suo insediamento, nel maggio scorso, l’organismo voluto dal presidente della Regione, Renato Schifani, ha previsto l’attivazione di decine di nuovi pozzi e la riparazione di perdite sulle condotte: interventi finanziati dalla Protezione civile nazionale e regionale per decine di milioni di euro». 

«Tali interventi – continua la nota – coordinati dalla Cabina di regia e realizzati da Siciliacque, Caltaqua, Acquaenna e da alcuni sindaci più attivi, hanno dato un apporto aggiuntivo di circa il 40 per cento alla dotazione idrica ordinaria. In tal modo è stato possibile mitigare l’emergenza grave e il servizio idrico è stato reso più stabile e meno dipendente dalle sorti dell’invaso dell’Ennese. Nonostante il miglioramento della situazione – conclude la Regione – la task force contro l’emergenza siccità ricorda che permane la carenza di pioggia e di acqua e che, pertanto, occorre procedere con cautela nell’aumentare le erogazioni, per non pregiudicare una idonea riserva idrica».


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