Di Cuffaro ce n’è uno, tutti gli altri ne han trentuno…

E’ più cuffariano il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, o l’Udc siciliana? Su questa tema ‘affascinante’ si misurano due grandi protagonisti della politica siciliana: lo stesso Orlando e il coordinatore dell’Udc dell’isola, Giampiero D’Alia. Entrambi, al pari di Cuffaro, provengono dalla Dc. Ma entrambi, a giudicare da come parlano, sembrano essere arrivati da Marte.

Apre le danze Orlando in una dichiarazione all’Agi, a commento del libro appena uscito “Il futuro è adesso. La Grande Rete e la Terza Repubblica”, a cura di Luciano Mirone, Editore Melampo: “I vertici del centrosinistra mi hanno detto: ‘Indicaci tu un nome per la presidenza della Regione siciliana, a condizione che ci sia l’Udc. Ho risposto: no grazie. L’Udc – dice il portavoce nazionale di Idv – è il partito di Totò Cuffaro e di Raffaele Lombardo, e anche se oggi non ci sono né Cuffaro, né Lombardo, non si è depurato del tutto. C’è ancora gente legata a quei due”.

Insomma, per il Sindaco di Palermo l’Udc siciliana avrebbe bisogno di un paio di depuratori: quei depuratori che non funzionano e Palermo e in mezza Sicilia dovrebbero invece funzionare per il Partito di Casini…

“L’Udc in Sicilia – continua impietoso Orlando – sta facendo una bellissima operazione di pulitura del Pdl, cioè ha imbarcato nelle proprie liste i peggiori del Pdl. Io ho deciso di non starci”. Il Sindaco di Palermo non risparmia qualche stoccata al Pd siciliano. “Quanto al Partito democratico – dice – la scelta di rompere ogni rapporto con il Pd consociativo in Sicilia, a prescindere dall’esito finale, in un contesto di inciuci e accordi sottobanco, mi dà la certezza di avere già vinto politicamente”. I rapporti saranno recuperati “quando faranno pulizia al loro interno”.

Poi un interrogativo sul presidente della Regione siciliana: “Rosario Crocetta – chiede il Sindaco – potrà e saprà rompere in questa palude o resterà complice/vittima della continuità con i peggiori dieci anni di autonomia siciliana?”.

A stretto giro di posta la replica di Giampiero D’Alia: “Faccio notare al sindaco Orlando che di ‘gente legata a Cuffaro’ ce n’è di più tra quelli che lavorano al servizio suo e della sua pessima amministrazione comunale che nella nuova Udc siciliana. Orlando ormai è un disco rotto e i suoi attacchi – conclude D’Alia – sono ridicoli, perché fanno riferimento alla preistoria, era cui appartengono lui e Cuffaro”.

Che dire? In primo luogo, sia Orlando, sia D’Alia farebbero bene a lasciare in santa pace Cuffaro, che è l’unico politico di rango della Sicilia sta pagando il conto: anche, con molta probabilità, conti che avrebbe dovuto condividere con altri.

In ogni caso, come già ricordato, Orlando e D’Alia provengono da quel Partito – la Dc – dal quale proviene Cuffaro.

Senza la sinistra Dc – alla quale Cuffaro, negli anni ’80 faceva riferimento – Orlando non sarebbe mai diventato Sindaco di Palermo. E senza Cuffaro oggi non esisterebbe né l’Udc, né D’Alia.

Diffidare sempre di chi rimprovera i peccati agli altri. Lo insegnava un certo Signore, di nome e di fatto, che un giorno ebbe a dire a un bel gruppo di moralisti che avrebbero voluto lapidare una donna adultera: “Chi non ha peccati scagli la prima pietra…”.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

E’ più cuffariano il sindaco di palermo, leoluca orlando, o l’udc siciliana? su questa tema ‘affascinante’ si misurano due grandi protagonisti della politica siciliana: lo stesso orlando e il coordinatore dell’udc dell’isola, giampiero d’alia. Entrambi, al pari di cuffaro, provengono dalla dc. Ma entrambi, a giudicare da come parlano, sembrano essere arrivati da marte.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]