«La mia idea è che Denise sia viva ed è sistemata in qualche famiglia che ha legami con i rapitori o con alcuni componenti che hanno avuto legami con i rapitori». Una «personale certezza» che la pm Maria Angioni ha esposto nel corso della trasmissione di Rai 1 Storie italiane sulla vicenda che riguarda Denise Pipitone, la bambina di quattro anni scomparsa da Mazara del Vallo (Trapani) nel settembre del 2004.
La magistrata che all’epoca si era occupata della vicenda ha dichiarato di avere mandato in procura e anche all’avvocato Giacomo Frazzitta, che assiste la mamma della bimba Piera Maggio, anche una serie di foto e documenti «che mi danno la personale certezza che sia viva, ha una famiglia, ha anche una figlia». La pm ha anche avanzato dei dubbi sulla pista dei rom. «Non è detto che sia in una famiglia rom, va cercata in ambienti che siano da noi difficilmente ispezionabili. La pista rom – ha aggiunto la magistrata – è collegabile al video di quella signora di Milano, ma non sappiamo neanche se sia una rom. Diciamo che era un gruppo che forse chiedeva l’elemosina».
Adesso, toccherà alla procura valutare se questa ipotesi della pm può essere vera oppure no. «Prima era una probabilità, ma ormai ho la personale certezza che sia così», ha concluso l’ex pm Angioni che già nei giorni scorsi aveva esposto il suo convincimento sul fatto che «Denise è viva ma ignara del suo passato». Una storia lunga 17 anni su cui di recente i riflettori si sono riaccesi da diverse parti: la procura di procura di Marsala ha riaperto le indagini per le ipotesi di depistaggio e di fuga di notizie; la casa di Anna Corona è stata ispezionata; segnalazioni sono arrivate dalla Russia, dalla Calabria e dal Brasile; all’avvocato Frazzitta è arrivata una lettera anonima, il cui autore ha poi deciso di uscire allo scoperto; due deputati del Pd hanno chiesto l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sulla scomparsa della bambina.
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