Dagli Amici di Maria alle vecchie canzoni Fenomenologia degli incontri elettorali

Decidere per chi votare di questi tempi è dura. Non basta avere le idee chiare sulla propria ideologia politica e sapere da che parte stare, se poi non ci si fida abbastanza dei candidati, o si scopre che sono proprio loro a non avere chiaro da che parte stanno o se alla fine il candidato non c’è più perché è un tipo distratto. Insomma, di elettori indecisi è piena la Sicilia. E ne sono consapevoli anche i candidati che non sanno più cosa inventarsi per conquistarli. Lo si capisce da certi inviti agli incontri elettorali: c’è chi punta sulle serate in piazza con i comici e le pop star del momento per attirare le masse, chi offre cibo gratis, una mossa vecchio stile che paga sempre, e chi si dà all’alcol e alle vecchie canzoni, sperando che un’atmosfera più intima da scampagnata e falò avvicini i votanti.

Certo ci sono ancora tanti politici che portano avanti la loro campagna elettorale facendo il tour delle sale convegni degli alberghi più in, ma quelli non sono il tipo di eventi che attirano gli incerti. Ai perplessi si deve offrire un motivo in più. Da che mondo è mondo quel motivo in più è il cibo. Gli incontri elettorali da sempre sono un momento in cui «male che vada hai perso due ore ma almeno hai mangiato gratis». Che il candidato alla presidenza della Regione di Rivoluzione Siciliana Cateno De Luca organizzi un comizio con degustazione di prodotti tipici a Giardini Naxos, quindi, non dovrebbe stupire. Anzi, da un rivoluzionario come lui, capace di restare in mutande nei locali dell’Ars, ci si aspetterebbe di più in quanto a originalità. Se non fosse che l’informazione sulla parentesi culinaria è stata diffusa tramite comunicato stampa, diventando parte integrante e caratterizzante dell’incontro. Tutti fanno mangiare la gente per prendere voti, ma leggerlo nero su bianco fa un certo effetto.

La rivoluzione pretende di farla anche Rosario Crocetta, candidato di Pd e Udc. Per farla, punta giustamente alla massa. E la attira portando in piazza – nello specifico piazza Teatro Massimo, regno della movida etnea – il popolare presentatore catanese Salvo La Rosa, i comici Litterio e Carlo Kaneba e gli Amici di Maria di Filippi. Un selezionatissimo gruppo di star televisive che trascina la folla, quella che a tutto pensa tranne che a capire qual è il programma elettorale che dovrebbe scegliere il prossimo 28 ottobre. Ma Crocetta per cambiare la Sicilia punta sui grandi numeri, consapevoli o inconsapevoli poco importa.

Più intimo e familiare l’invito di Piero Lipera, avvocato come il più noto padre Giuseppe e candidato all’Ars nella lista di Nello Musumeci. «La famiglia e gli amici di Piero Lipera» – la convocazione esordisce così, con un tono che ispira gli scongiuri – ci invitano alla presentazione della campagna elettorale «…con un bicchiere di vino e qualche vecchia canzone e tante tante nuove idee». Un falò praticamente. Beviamo, cantiamo ché, si sa, è così che nascono le amicizie e magari qualche voto si acchiappa.

Non sembrerebbe, ma queste trovate politiche sono tutte mosse utilissime a chi proprio non sa chi votare. Perché di questi tempi per decidere non resta che andare ad esclusione.


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