Domani pomeriggio, dalle 17.30, nei locali di via Montevergine 8 gli occupanti del neonato centro sociale daranno vita a una festa dedicata alle famiglie del rione popolare etneo. Tutto gratis, compresi i regali per i bambini della zona
Cso Liotru, tombola di Natale per l’Antico Corso «Niente soldi, ci danno una mano i commercianti»
I residenti dell’Antico Corso le tombolate popolari di Natale le conoscono bene. Ce li hanno abituati gli ex occupanti del centro popolare Experia, sgomberato nell’ormai lontano 2009, dopo 17 anni di attività. E adesso, a continuare a organizzarle per le famiglie del quartiere ci pensa il Cso Liotru, centro sociale pure questo, occupato lo scorso 16 ottobre dai militanti del collettivo Aleph. Un ex archivio dell’Azienda sanitaria provinciale, in via Montevergine 8, all’interno del quale il 21 dicembre, alle 17.30, sarà messa in piedi una tombola rionale. Ci saranno le cartelle, l’estrazione dei numeri e i premi di ordinanza. Offerti tutti, gratuitamente, dai commercianti della zona. «Ci hanno dato quello che potevano con grande disponibilità», racconta Erika Garozzo, 22 anni, membro del comitato di gestione del Cso.
C’è Salvo Di Bella, che fa il parrucchiere in via Plebiscito, che ha messo a disposizione un taglio e una piega: «Sono un ragazzo della zona, mi fa piacere partecipare», sorride. Oppure c’è la signora Rosaria, che ha una lavanderia e ha offerto – come premio per la tombola – due stirate gratis: «Sono qua da un anno e mezzo, con questo regalo faccio qualcosa di buono per il quartiere», dice. Tra i regali, pure un chilo di biscotti del panificio Pesce: «Abbiamo sempre partecipato, è necessario muoversi per dare un’occasione di svago alle famiglie meno fortunate», racconta il titolare, Salvo Pesce. «È per dare un input», spiega Rose Marie Adrien, che gestisce L’arte del fiore e mette in palio una pianta del valore di dieci euro: «L’attività c’è da trent’anni, ma ci siamo spostati qui da dieci – continua la donna, nata a Parigi da madre siciliana – In questo quartiere siamo dimenticati da tutti. Non faccio solo un confronto con la Francia, che è un altro mondo, ma proprio con il resto di Catania. Qui non ci sono neanche le strisce pedonali». A mancare non è solo la segnaletica stradale: «Sono le istituzioni. So che l’Experia faceva attività per i bambini, adesso c’è il Liotru… Speriamo che duri».
«È come se ci fosse un confine tra una città e l’altra», afferma Francesco, dipendente di una cartoleria all’angolo tra via Plebiscito e via Santa Maddalena che alla tombola del Cso Liotru partecipa con un pacco di evidenziatori. «C’è la parte che va verso il centro e piazza Stesicoro; e poi c’è l’altra parte, quella che va verso l’interno e procede per via Plebiscito: non solo cambia la gente che la frequenta, cambia anche la pulizia delle strade», dice. E conclude: «Ormai Catania è via Etnea e corso Italia: uscendo da là, non c’è più niente». «Il fatto è che tutta la città, ormai, è un quartiere popolare», interviene Erika Garozzo. «L’Antico Corso è più abituato alle attività perché per quasi vent’anni c’è stato l’Experia, la gente queste cose non le dimentica – sostiene Erika – Ora tocca a noi fare la nostra parte e l’esperienza di occupazione sta andando molto bene. Abbiamo la massima complicità da parte dei vicini e, grazie al doposcuola, i bambini cominciano a partecipare alle attività». La strada per integrarsi con il quartiere, però, è ancora lunga: «La tombola è anche un modo per farci conoscere da tutti. Non bisognerà spendere soldi: le cartelle saranno del tutto gratuite e le persone dovranno solo ritirare i premi che vinceranno. I commercianti sono stati apertissimi».