Crocetta e i click day: meglio non avere opinioni decise su nulla

ABBIAMO FINALMENTE SCOPERTO IL ‘MECCANISMO DEL PENSIERO’ DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE SUL PIANO GIOVANI: IL ‘SEGRETO’ STA IN UNO SCRITTO DEL POETA JOHN KEATS…

Sul cosiddetto Piano Giovani della Regione siciliana ‘capitanata’ da Rosario Crocetta, l’unica cosa chiara è la confusione. Può sembrare una nostra opinione paradossale, quasi un ossimoro, ma se fate una ricerca sulla rete mettendo assieme le dichiarazioni del Governatore dai primi giorni di agosto ad oggi vi renderete conto di quante volte il nostro presidente ha cambiato opinione.

L’unico modo di rafforzare il proprio intelletto – dice il poeta John Keats sta nel non avere opinioni decise su nulla; lasciare che la propria mente sia una strada di passaggio per tutti i pensieri”.

Forse è a Keats che si è ispirato Crocetta nell’elaborazione delle propria opinioni sul Piano Giovani. Seguiamo il presidente della Regione nelle sue elaborazioni. 

Sui click day – nonostante il flop di agosto – prima ha detto che erano validi tutt’e due. Poi ha detto che tutt’e due andavano annullati. Quindi che è valida la selezione dei primi 800 ‘fortunati’ di luglio, ma non è valida la selezione di agosto.

Per la cronaca, stiamo parlando delle selezioni – celebrate via internet – per assegnare circa 2 mila tirocini formativi: ovvero 500 euro al mese per ogni giovane disoccupato siciliano selezionato. Validità: sei mesi. Tirocinio da svolgersi presso un’azienda.

Con il primo click day (luglio) ne sono stati selezionati 800; con il secondo (agosto) altri 800.

Ci sono state proteste nel primo click day: giovani che non sono riusciti a collegarsi al sito. Ma sono stati messi a tacere.

Nel secondo caso è successo un gran ‘bordello’ e la prova è stata annullata.

Non ci chiedete perché una prova annullata debba essere considerata valida perché noi non siamo così ‘intelligenti’ da capirlo: ci penseranno i nuovi dirigenti generali del dipartimento Formazione professionale e del dipartimento Lavoro della Regione siciliana, rispettivamente, dottore Gianni Silvia e dottore Lucio Oieni – che sono notoriamente ‘intelligentissimi’ (non a caso sono stati nominati dal Governo Crocetta…) – a sciogliere l’enigma.

Il tema è complesso: dicono che i mille e 600 vincitori, se non verranno dichiarati tali, presenterebbero ricorso. Per evitare i ricorsi bisognerebbe dargliela vinta, anche se la prova è stata irregolare!

Un altro enigma di questa storia riguarda Italia Lavoro, società del Ministero del Lavoro. A questa società sono stati dati in affidamento, senza evidenza pubblica, 5 milioni di euro: sono i soldi che dovrebbero andare ai giovani disoccupati della Sicilia che, però, sono finiti ai signori di Italia Lavoro.

 

In conferenza stampa Crocetta ha detto che il Governo, con quest’affidamento, non c’entra nulla: avrebbe fatto tutto l’ex dirigente generale, dottoressa Anna Rosa Corsello.

La stessa dottoressa Corsello – che sostiene l’esatto contrario – e cioè che a imporre questo affidamento, senza evidenza pubblica, è stato il Governo, prima di dimettersi ha revocato tale affidamento. Dicendo che Italia Lavoro a “cinque milioni di motivi” per avercela con lei.

Se l’affidamento – senza evidenza pubblica – ad Italia Lavoro è stato voluto dalla dottoressa Corsello, beh, il Governo Crocetta dovrebbe essere ben contento della revoca di tale affidamento.

Invece il presidente della Regione, sempre lungimirante, ha fatto sapere che anche Italia Lavoro potrebbe proporre ricorso. Proporre ricorso perché a tale società è stato revocato un affidamento di 5 milioni di euro senza evidenza pubblica?

Probabilmente un giurista si metterebbe a ridere. Ma nella Sicilia di Crocetta – che gode dell’appoggio incondizionato di tanti ‘poteri’ – c’è poco da ridere.

Riassumendo. Con i cosiddetti click day – una sorta di gara di velocità a chi si collega prima a un sito – il presidente Crocetta e l’assessore regionale, Nelli Scilabra, hanno fatto fuori tutti i giovani disoccupati che non vanno sulla rete. Riservando l’assegnazione di 2 mila tirocini formativi solo ai giovani disoccupati che ‘navigano’ su internet.

Già questo – in un Paese serio – e non sembra il caso dell’Italia e, soprattutto, della Sicilia – dovrebbe invalidare questo metodo.

Tra l’altro, il metodo è di per sé sbagliato, perché non valuta il merito, ma individua i 2 mila ‘fortunati’ con una modalità, alla fine, molto simile a quella che Crocetta utilizza per scegliere gli assessori della sua Giunta e i dirigenti generali…

C’è, poi, un affidamento senza evidenza pubblica (in effetti, di affidamenti, ce ne sono quattro: oltre a quello a Italia Lavoro ci sono gli affidamenti al Formez, a Ett e a Sviluppo Italia Sicilia: tutti rigorosamente senza evidenza pubblica!), ma il problema è che, se viene revocato, beh, i revocati farebbero causa…

Sembra un discorso di pazzi, no? E secondo voi perché la Sicilia sta affondando? Vediamo se ci arrivate…


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