I vertici dell'Amam, la società che gestisce il servizio nel capoluogo, hanno indetto una conferenza stampa per presentare le misure di prevenzione delle emergenze legate alla carenza di acqua. Aggiornamenti anche sugli interventi, ancora lenti, sulle condotte dell'acquedotto Fiumefreddo. Rassicurazioni anche sul fronte dei torrenti
Crisi idrica, ridotti i tempi di erogazione a Messina «Lavori a Calatabiano e Forza d’Agrò entro l’estate»
Giornate come quella di oggi fanno temere l’allarme siccità. Ecco perché l’Amam corre ai ripari e ha già stilato un piano per affrontare la possibile emergenza idrica a Messina. Prima mossa per assicurare la gestione ottimale del servizio in modo diffuso è quello di ridurre i tempi di erogazione in tutta la città.
Di questo e di altro si è parlato oggi nella sede dell’azienda che gestisce il servizio. L’emergenza estate e la siccità in questo particolare periodo è un fenomeno che interessa l’intero territorio nazionale. «Dopo la frana che, nell’ottobre 2015 a Calatabiano, ha spezzato la condotta principale della rete idrica cittadina, con una portata da mille litri al secondo – spiega Claudio Cippolini, direttore generale Amam – la quantità d’acqua in circolo si è ridotta di circa il 22 per cento». Per dare agli utenti la possibilità di organizzarsi al meglio, l’Amam ha pensato a un elenco di zone urbane di tutta la città in cui è riportata la fascia oraria di erogazione con orario di inizio e chiusura di distribuzione media dell’acqua per il periodo estivo. «I dati saranno aggiornati settimanalmente e pubblicati sul nostro sito – prosegue -. Il nostro lavoro si sta svolgendo su due direttrici: quella della programmazione e quella della gestione delle emergenze che interessano il funzionamento del sistema idrico integrato».
Per quanto riguarda la gestione delle emergenze il punto di partenza è il ripristino pieno della funzionalità dell’acquedotto di Fiumefreddo, per il quale Amam sta agendo su due fronti: Calatabiano e Forza d’Agrò. «A Calatabiano i tecnici stanno effettuando il sopralluogo sul cantiere insieme alla Clamar, la ditta aggiudicataria dell’appalto per il ripristino della condotta, interrotta dalla frana dell’ottobre del 2015 – commenta il presidente dell’Amam Leonardo Termini -. Per questo abbiamo sollecitato la Protezione civile, che sta effettuando i lavori di consolidamento del versante su cui verrà posata la nuova tubazione». Ciò dovrebbe dare la possibilità all’azienda di realizzare i lavori in tempo utile, ovvero prima dell’approssimarsi dell’autunno.
Per Forza D’Agrò, invece, l’azienda acque ha consegnato il progetto esecutivo alla Regione «a dicembre senza avere alcuna risposta, a marzo e poi ancora ad aprile – conclude Termini -. Adesso, si sta provvedendo ad avviare i lavori anch’essi in tempo utile a eseguirli in sicurezza, prima dell’arrivo della stagione delle piogge». E in tema di interventi da effettuare con la massima urgenza, per quanto riguarda gli impianti fognari, l’Amam ha annunciato misure per eliminare rischi inquinamento ambientale in particolare modo riguardo sui torrenti Annunziata, Nasari, Giostra, Boccetta, San Licandro, Portalegni, sugli impianti di Santa Cecilia e sui depuratori di Mili e San Saba.