Ha costretto alcuni suoi dipendenti a restituire parte degli stipendi, sotto minaccia di licenziamento. Stamattina, a distanza di oltre cinque anni dalle prime denunce dei suoi impiegati, Pietro Paolo Giunta, 35enne commerciante, è stato arrestato a Piazza Armerina. La condanna per lui è infatti diventata definitiva: dovrà scontare cinque anni e tre mesi di reclusione, perché riconosciuto colpevole di concorso in estorsione continuata.
Oggi Giunta, catanese di origine, vive nella cittadina in provincia di Enna dove continua a svolgere l’attività di commerciante, ma i fatti oggetto dell’indagine sono stati commessi a Messina tra il 2004 e il 2013. Nella città dello Stretto il 35enne gestiva insieme al padre – anche lui coinvolto nello stesso processo – un negozio di scarpe. A bussare alla sua porta sono stati stamattina i carabinieri di Piazza Armerina, per eseguire l’ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Catania. Sconterà la pena nel carcere di Enna.
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