Corso Italia, parla il medico vittima della rapina «Affiancato al semaforo ma salvato dalla lucidità»

Sono le 23.50 e Francesco è a bordo del suo scooter, fermo al semaforo in uno degli incroci principali della città. È una serata spensierata, non particolarmente calda, che ha passato a giocare a calcetto con gli amici, dopo una lunga giornata di lavoro in ospedale. Improvvisamente però tutto si trasforma in minuti carichi di angoscia. Siamo all’incrocio tra via Francesco Crispi e Corso Italia, in quello che rappresenta il salotto della cosiddetta Catania bene. Attorno c’è il palazzo di giustizia, il comando provinciale dei carabinieri e la residenza della prefetta, quando si consuma un tentativo di rapina. Il protagonista della vicenda, al quale affianchiamo un nome di fantasia, è un giovane medico che ha dovuto fare i conti con due pregiudicati etnei che avevano un solo obiettivo: «portarmi via lo scooter, i soldi e i vestiti». La vicenda, avvenuta due giorni fa, tuttavia si è conclusa per il meglio soltanto grazie a una serie di circostanze, come racconta il protagonista a MeridioNews. «Ho avuto un attimo di lucidità e la fortuna che in fila, tra le macchine ferma al semaforo, ci fossero pure tre poliziotti liberi dal servizio che, soltanto successivamente lo scoprirò, erano stati a mangiare una pizza».

«Mentre ero fermo al semaforo all’improvviso mi sono trovato accanto due persone sopra uno scooter Sh, che mi hanno detto di volere la mia giacca», racconta a MeridioNews il medico trentenne. Dalle parole però si è passati presto ai fatti. «Ho provato ad avanzare con il mio mezzo ma loro facevano lo stesso e ho notato che guardavano con insistenza le chiavi dello scooter», ossia un Beverly 125. I secondi in attesa del verde si trasformano in una eternità ed è proprio in quel lasso di tempo che il medico decide di provare a sfuggire ai due malviventi: «Ho avuto un momento di lucidità e ho fatto inversione percorrendo via Crispi a tutta velocità e in contro senso». Poco prima c’è il tentativo di afferrarlo per un braccio e quello di speronarlo, forse per buttarlo a terra. «Mi hanno urlato “pezzo di merda fermati e dammi il giubbotto e i soldi” e poi mi hanno inseguito». La vittima percorre poche centinaia di metri e imbocca piazza Giovanni Verga, sempre contro mano. «Mi sono diretto verso la caserma dei carabinieri e soltanto quando ci sono arrivato davanti i due si sono fermati, hanno continuato a insultarmi, ma hanno deciso di andare via».

Ad assistere alla scena, oltre alla fidanzata del professionista che lo seguiva a bordo di una macchina, c’era però anche un auto con a bordo tre poliziotti, liberi dal servizio che rientravano da una serata trascorsa in pizzeria. Il gruppo ha raggiunto il medico ed è subito scattato l’inseguimento, poi finito con l’arresto in via Gabriele D’Annunzio di Luca Mirenda e di Alessandro Cavallaro. Due pregiudicati, secondo quanto riferito dalla questura, con il secondo sottoposto a Daspo e ritenuto vicino alle frange ultras del tifo organizzato del Calcio Catania. «Tutto è durato pochi minuti ma per fortuna è andata bene. La vicenda si è conclusa con tanto spavento, la denuncia e l’arresto di entrambi», conclude la vittima.

Quanto successo al professionista conferma ancora una volta la pericolosità del Corso Italia. Furti con spaccata e rapine sono all’ordine del giorno con i dati che consegnano a Catania il quarto posto tra le città italiane per questo tipo di reati. Soltanto dopo grosse metropoli come Napoli, Milano e Torino. Gli ultimi casi di cronaca hanno riguardo gli assalti ai negozi di abbigliamento ma ci sono numerosi precedenti, molti dei quali hanno come protagonisti proprio i professionisti fuori sede che vivono nel capoluogo etneo e nei pressi del tribunale. C’è chi ha trovato l’auto con il finestrino laterale spaccato, mentre il cofano motore era stato forzato e la centralina rubata. Altri rientrando a casa in pieno giorno hanno visto l’abitazione svaligiata, priva di apparecchiature elettroniche elettrodomestici, come computer, televisioni o videoregistratori. Infine c’è anche chi racconta di avere ospitato amici in vacanza alla quale è stata rubata l’auto noleggiata poche ore dopo avere messo piede in città.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]