Anche la quinta edizione dell'annuale corsa etnea ha fatto registrare il tutto esaurito. In un'assolata domenica i cittadini hanno ripreso possesso di quelle strade solitamente guardate attraverso il vetro di un'automobile. Raggiunto l'obiettivo di quest'anno: l'allestimento di aule scolastiche per i pazienti dei reparti di pediatria dell'ospedale Garibaldi-Nesima. Guarda le foto
Corri Catania, in 23mila invadono la città Una domenica di sport e solidarietà
In tuta o mantenendo i più sobri jeans, in monopattino o in bici (e anche in passeggino), a passo più o meno svelto, il centro della città è stata invaso dai partecipanti alla Corri Catania. In un’assolata domenica mattina, l’annuale corsa di solidarietà ha portato tra piazza Università, via Crociferi e il castello Ursino oltre 23mila persone, battendo il lusinghiero risultato di 18mila magliette vendute l’anno scorso.
In molti si sono approcciati all’evento in maniera agonistica, seguendo con scrupolo il riscaldamento di gruppo effettuato prima della partenza ed esibendo un equipaggiamento del tutto consono ad una corsa di quattro chilometri. Altri, invece, hanno rispolverato per l’occasione mise tenute in armadio dai tempi dell’ultima iscrizione in palestra. Moltissime le famiglie con bambini al seguito. E sono sopratutto i più piccoli ad essere affascinati da una città parzialmente sgombra di auto che solitamente osservano dai finestrini, bloccati con i genitori stressati nel traffico. «Facciamo una foto qui!», urlano ad ogni chiesa incontrata lungo il percorso. E sono sempre loro a dettare il passo – rigorosamente più veloce di quello dei più grandi – e ad avere ancora energie dopo il ritorno in piazza Università. Numerosi anche i ciclisti, per un giorno liberi di fare slalom solo tra i passanti più lenti e non tra le vetture in corsa, e i partecipanti a quattro zampe con pettorale d’ordinanza.
Visto il grande successo ottenuto anche in questa quinta edizione, sarà possibile raggiungere facilmente l’obiettivo fissato per il 2013: allestire delle aule per i pazienti dei reparti pediatrici dell’ospedale Garibaldi-Nesima per il progetto Scuola in ospedale.