Dai disagi legati alla movida alla prostituzione in via Roma passando da finanziamenti in arrivo per la ristrutturazione fino alle nuove iniziative per proteggere il settore tessile e per l'educazione e la socializzazione dei ragazzi della scuola Ferrara alla Kalsa. Resta aperto il dialogo tra residenti e commercianti nel cuore della città
Consiglio in strada, il centro storico vuole cambiare volto «Dai titolari dei locali sì a mettere un freno alle licenze»
Il centro rivive nei Consigli in strada
promossi dalla Prima Circoscrizione. Dal primo svolto in Vucciria ne sono seguiti molti altri, sempre molto partecipati e pieni di stimoli volti al cambiamento di un centro storico che desidera cambiare faccia. Ieri è stata la volta di quello che riguarda la zona Lattarini -Fieravecchia tenuto al teatro Santa Cecilia al cospetto di un centinaio di persone. «Il nostro obiettivo è come sempre quello di avviare un dialogo di comunità – spiega il presidente della prima Circoscrizione Massimo Castiglia -. Un esempio lampante è stato vedere chi gestisce i locali notturni e chi abita la zona confrontarsi sui temi della movida. Persone che non si conoscevano hanno discusso, talvolta anche animatamente, dei disagi di chi vive lì fino al punto di vista dei gestori che hanno detto come la pensano sottolineando come vogliano aprirsi al dialogo».
La zona è completamente cambiata negli ultimi anni. Si è passati da un’area caratterizzata soprattutto dal tessile all’intrattenimento notturno. «Bisogna creare un equilibrio e sono stati gli stessi proprietari dei locali notturni a dirsi d’accordo nel mettere un freno alle licenze per i pub perché si rendono conto della situazione». Da diverse settimane in quest’ottica si discute in varie sedi come rendere applicabile il decreto Franceschini che prevede la diversificazione dell’offerta in una zona individuata e anche al Comune si sta valutando se è possibile farlo attraverso un’ordinanza del sindaco. Su questo «stiamo puntando moltissimo perché riguarda temi come la tutela dei mercati storici, i tratti pedonalizzati o di futura pedonalizzazione come il Cassaro Basso». Sul tema si è espresso anche il comandante dei vigili urbani Vincenzo Messina che ha rassicurato i residenti sull’opera capillare messa in atto nell’ultimo periodo «ha detto che fanno il possibile anche se ha fatto presente la carenza di personale di almeno 900 unità», sottolinea il presidente di circoscrizione.
Nei quartieri del centro storico è palpabile che qualche cosa stia avvenendo nella vita quotidiana, cambiamenti legati alla vita sociale del quartiere al netto dei problemi legati al degrado e alla presenza della mafia che comunque permangono. Iniziano a riprendere corpo ad esempio anche alla Kalsa una serie di attività sociali che sono mancate in questi anni. La scuola Ferrara ha dato vita al patto per la Kalsa mettendo in rete l’istituto scolastico con una serie di associazioni per dare vita ad attività educative e sportive dedicate ai ragazzi del quartiere. A breve dovrebbe partire sempre nella stessa zona un altro progetto in collaborazione con la Fondazione per il Sud che riguarda i bambini da 0 a sei anni e che coinvolge anche i genitori. Accanto alla promozione delle attività di crescita e scambio sociale ci sono forti spinte dal basso per fare rifiorire attività economiche che rischiavano di perdersi. «Si è formato un comitato tra piazza Sant’Anna, piazza Croce dei Vespri e piazza Aragona dove artigiani e residenti si sono messi insieme per rilanciare quest’area pedonale a partire dalle botteghe storiche legate al tessile che ancora resistono», sottolinea ancora Castiglia che aggiunge: «La città è in fermento e per noi è importante che si creino questi gruppi che siano in grado di dialogare con l’amministrazione e di partecipare alle scelte e di essere parte di un processo di cambiamento».
Nel corso del Consiglio in strada di ieri si è citato molto il tema della raccolta differenziata e proposto che i cittadini e i commercianti che siano coinvolti in forme di raccolta diretta quindi mirata rispetto al settore: per cui ad esempio prevedere l’eliminazione del vetro per i locali o dell’organico per quanto riguarda la ristorazione anche se su questo punto si è ancora in una fase si progettazione. Inoltre un evento importante per la rivitalizzazione del territorio
è la riapertura dell‘Hotel Patria che a breve verrà consegnato all’Ersu. Lo ha confermato ieri proprio al Consiglio il commissario Salvatore Giarratana dello Iacp.
Presente all’incontro anche l’assessore comunale alle Infrastruttre Emilio Arcuri. L’assessore ha detto che «entro gennaio del 2018 i residui dei vari bandi legati alla ristrutturazione e alla legge 25/1993 saranno messi insieme per mettere a bando circa 12 milioni di euro – riferisce ancor Castiglia – come contributi a privati per la ristrutturazione per le aree del centro storico ancora da recuperare». Infine i residenti e i commercianti presenti hanno chiesto un piano di rilancio per via Roma mettendo in primo piano la questione della depressione economica dell’area che influisce anche sulla sua vivibilità. «Citata anche la questione della prostituzione presente nelle aree frequentate da donne vittime del meccanismo della tratta – conclude Castiglia – Abbiamo concordato con tutti i presidenti di circoscrizione che
faremo un incontro congiunto con il coordinamento contro la tratta dove verrà ribadita la richiesta al sindaco che venga convocato presso la prefettura un tavolo di confronto interistituzionale con chi si occupa di queste ragazze e le forze dell’ordine per trovare la maniera di debellare il fenomeno e intervenire contro chi sfrutta queste donne e contro chi ne usufruisce».